Il 16 settembre una commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite ha accusato Israele di commettere un “genocidio” a Gaza, chiamando in causa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e altri alti funzionari. Leggi
Il 15 settembre il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha garantito a Israele, nel corso di una visita a Gerusalemme, il “sostegno incondizionato” degli Stati Uniti alla sua offensiva militare nella Striscia di Gaza. Leggi
Il raid contro i leader di Hamas a Doha è stata l’ennesima dimostrazione della superiorità militare di Israele nella regione, ma anche della sua arroganza. E ora le potenze del Golfo sono preoccupate. Leggi
Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al Thani, ha affermato il 10 settembre che Benjamin Netanyahu dovrebbe essere processato per il bombardamento condotto da Israele nella capitale qatariota Doha. Leggi
Cercando di eliminare la leadership politica di Hamas in esilio a Doha, in Qatar, mentre questa esaminava una proposta statunitense per il cessate il fuoco, Israele ha confermato… Leggi
Colpendo i leader di Hamas nello stato del Golfo, Tel Aviv dimostra che non gli interessa trovare un accordo per finire la guerra a Gaza. E mette in allarme i paesi della regione Leggi
Il 9 settembre l’esercito israeliano ha annunciato di aver condotto dei raid contro la leadership del gruppo palestinese Hamas, dopo che alcune esplosioni erano state segnalate a Doha, la capitale del Qatar. Leggi
L’8 settembre i servizi di soccorso israeliani hanno annunciato che sei persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in un attacco armato a una stazione di autobus a Gerusalemme Est. Leggi
Il governo britannico ha annunciato che Israele non sarà presente al salone degli armamenti Dsei che si svolgerà all’inizio di settembre a Londra, in un contesto di aumento delle tensioni bilaterali per il conflitto nella Striscia di Gaza. Leggi
Il 25 agosto cinque giornalisti, tra cui dei collaboratori di Al Jazeera, Reuters e Associated Press (Ap), sono rimasti uccisi negli attacchi israeliani contro un ospedale nel sud della Striscia di Gaza, che ha causato venti morti. Leggi
Il 22 agosto Israele ha minacciato di distruggere la città di Gaza se Hamas non accetterà le sue condizioni per la pace, cioè la liberazione di tutti gli ostaggi e il disarmo. Leggi
Il 28 luglio Israele ha annunciato le prime consegne di aiuti internazionali da mesi nella Striscia di Gaza, dov’è in corso una catastrofe umanitaria, dopo l’apertura dei valichi avvenuta il giorno prima. Leggi
La Francia riconoscerà lo stato della Palestina a settembre, in occasione della sessione annuale dell’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha annunciato il 24 luglio il presidente Emmanuel Macron. Leggi
Il 23 luglio più di cento organizzazioni umanitarie hanno avvertito che nella Striscia di Gaza, devastata dalla guerra, si sta diffondendo una “carestia di massa”. Leggi
Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato il 1 luglio che Israele, alleato degli Stati Uniti, ha accettato una proposta di tregua di due mesi nella Striscia di Gaza, esortando Hamas a fare lo stesso. Leggi
Nonostante i ripetuti appelli per una tregua, il 30 giugno la difesa civile palestinese ha riferito di 51 morti, 24 dei quali in un internet café, in una serie di operazioni dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Leggi
Il 24 giugno la difesa civile palestinese ha affermato che almeno 46 persone sono state uccise dall’esercito israeliano vicino a due centri per la distribuzione di aiuti umanitari nel centro e nel sud della Striscia di Gaza. Leggi
Da Gaza alla Repubblica Democratica del Congo, le violenze contro i bambini nelle zone di conflitto hanno raggiunto livelli “senza precedenti” nel 2024, secondo un rapporto annuale delle Nazioni Unite pubblicato il 19 giugno. Leggi
Il 17 giugno la difesa civile della Striscia di Gaza ha affermato che almeno cinquanta persone sono state uccise dall’esercito israeliano vicino a un centro per la distribuzione di aiuti umanitari nel sud della Striscia di Gaza. Leggi
Nella notte tra l’8 e il 9 giugno una piccola imbarcazione della Freedom flotilla coalition (Ffc), con a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg, è stata fermata dalle forze armate israeliane mentre cercava di portare aiuti umanitari a Gaza. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati