La sera del 3 dicembre cinque palestinesi, tra cui due bambini, sono morti in un bombardamento israeliano vicino a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, nonostante la tregua in vigore dal 10 ottobre.

“Le ambulanze hanno portato in ospedale cinque corpi, tra cui quelli di due bambini di otto e dieci anni, e numerosi feriti”, ha affermato in un comunicato l’ospedale da campo kuwaitiano nel settore di Al Mawassi, vicino a Khan Yunis.

L’esercito israeliano ha affermato di aver “colpito un terrorista di Hamas” in risposta a degli scontri in cui cinque soldati erano rimasti feriti.

Secondo la difesa civile della Striscia di Gaza, un’organizzazione di soccorritori sotto l’autorità di Hamas, l’esercito israeliano “ha colpito con alcuni missili le tende degli sfollati”.

Contattato dall’Afp, il portavoce della difesa civile Mahmoud Bassal ha confermato il bilancio di cinque morti.

L’esercito israeliano aveva riferito in precedenza di un’operazione nel sud della Striscia di Gaza in cui erano rimasti feriti quattro soldati, un bilancio poi salito a cinque.

“Durante un’operazione della brigata di ricognizione Golani a est di Rafah i soldati si sono trovati di fronte dei terroristi usciti da un tunnel. Ne è seguito uno scontro a fuoco e quattro soldati sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente”, aveva affermato.

Una fonte del ministero dell’interno di Hamas ha dichiarato all’Afp che durante l’operazione le forze israeliane, accompagnate dall’aviazione, avevano sparato colpi d’artiglieria.

Intanto, il 4 dicembre l’esercito israeliano ha annunciato di aver identificato il corpo del penultimo ostaggio detenuto a Gaza, un cittadino tailandese.

“A seguito del completamento del processo d’identificazione, i rappresentanti dell’esercito e del ministero degli esteri hanno informato i familiari di Sudthisak Rinthalak che il corpo sarà rimpatriato per la sepoltura”, ha affermato su Telegram.

L’uomo era stato ucciso il 7 ottobre 2023 in Israele e il suo corpo era stato portato nella Striscia di Gaza, dov’era stato affidato al gruppo Jihad islamica, secondo l’esercito israeliano.

In base all’accordo di tregua, Hamas ha liberato i venti ostaggi vivi ancora nelle sue mani e restituito 27 corpi su 28. Sono ancora in corso le ricerche del corpo dell’ultimo ostaggio, un israeliano.