Nella notte tra il 4 e il 5 maggio il governo israeliano ha approvato un piano che prevede l’espansione della sua offensiva nella Striscia di Gaza e la “conquista” del territorio. Leggi
Il 2 maggio gli attivisti della Freedom flotilla coalition (Ffc) hanno annunciato che una delle loro navi, carica di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza, è stata attaccata da droni israeliani al largo di Malta, in acque internazionali. Leggi
Il 1 maggio il presidente statunitense Donald Trump ha rimosso il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, al centro delle polemiche in seguito alla condivisione di piani militari sull’app di messaggistica Signal. Leggi
Il 22 aprile il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato che a partire da maggio dovrà sospendere, a causa della mancanza di fondi, gli aiuti a 650mila donne e bambini che soffrono di malnutrizione. Leggi
Il 15 aprile, nel secondo anniversario dell’inizio della guerra civile in Sudan, Mohamed Hamdan Dagalo, leader dei paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), ha annunciato la creazione di un governo parallelo. Leggi
Quasi 60mila afgani sono tornati nel loro paese da quando, due settimane fa, il Pakistan ha lanciato una campagna di espulsioni che prende di mira centinaia di migliaia di migranti. Leggi
L’11 aprile la difesa civile palestinese ha annunciato la morte di dieci membri di una stessa famiglia, tra cui sette bambini, in un bombardamento israeliano nel sud della Striscia di Gaza. Leggi
Il 25 marzo le autorità hanno portato avanti la repressione in Turchia, dove più di 1.400 persone sono state arrestate per aver partecipato alle manifestazioni di protesta dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu. Leggi
Il mondo potrebbe rivivere i momenti peggiori della pandemia di aids a causa della revoca dei finanziamenti statunitensi, ha avvertito Winnie Byanyima, direttrice del Programma delle Nazioni Unite per l’hiv/aids (Unaids). Leggi
Il 20 marzo Hamas ha annunciato di aver lanciato alcuni razzi contro Tel Aviv per la prima volta dall’inizio della nuova offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, che ha già causato centinaia di morti. Leggi
L’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato 970 morti in quarantott’ore, secondo un nuovo bilancio fornito il 19 marzo dal ministero della salute di Hamas. Leggi
Nella notte tra il 17 e il 18 marzo è ripresa la guerra nella Striscia di Gaza, con Israele che ha condotto una serie di attacchi che hanno causato almeno 413 morti, secondo il ministero della salute di Hamas. Leggi
Il Programma alimentare mondiale (Pam), un’agenzia delle Nazioni Unite, ha annunciato la sospensione degli aiuti alimentari forniti a più di un milione di persone in Birmania a causa di una “grave carenza di fondi”. Leggi
Il 6 marzo la Guyana ha presentato ricorso alla Corte internazionale di giustizia (Cig) contro il Venezuela, che punta a organizzare delle elezioni nella regione contesa dell’Esequibo, ricca di petrolio. Leggi
Le Nazioni Unite hanno avvertito che a partire da aprile, in assenza di finanziamenti dell’ultima ora, dimezzeranno le razioni alimentari distribuite a più di un milione di rifugiati rohingya in Bangladesh. Leggi
Il 5 marzo il presidente statunitense Donald Trump ha lanciato un “ultimo avvertimento” ad Hamas, invitandolo a liberare tutti gli ostaggi per evitare la morte degli abitanti di Gaza. Leggi
Il 4 marzo un piano egiziano per la Striscia di Gaza, alternativo a quello del presidente statunitense Donald Trump, è stato approvato durante un vertice della Lega araba al Cairo. Leggi
Il 3 marzo Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha espresso “profonda preoccupazione per il cambiamento fondamentale impresso agli Stati Uniti” dopo il ritorno al potere di Donald Trump. Leggi
Israele ha bloccato l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza fino a nuovo ordine a causa delle divergenze con Hamas sulle modalità di prosecuzione della tregua. L’Onu ha chiesto a Israele di revocare la misura. Leggi
Il 27 febbraio almeno undici persone sono morte e circa sessanta sono rimaste ferite in due esplosioni avvenute durante una riunione del gruppo ribelle M23 a Bukavu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Leggi
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