È un giornalista italiano. Cofondatore e direttore di Slow News, cura la newsletter Artificiale su Internazionale.
Cos’hanno in comune Steve Bannon, Kate Bush, Steve Woznikak, il principe Harry, la duchessa Meghan, Geoffrey Hinton e Paolo Benanti? Leggi
Non per farle lavorare al posto nostro, come temono in molti, ma per avere un aiuto a fare meglio. È un passaggio culturale importante, che sconfessa molte delle paure dei catastrofisti. Leggi
Imparare a farle è necessario per utilizzare questa tecnologia al meglio e in maniera consapevole. Leggi
Consigli pratici e risorse online per imparare a usare le ia. Leggi
Come si fa a semplificare i testi burocratici della pubblica amministrazione? Il processo non è semplice, ma un esperimento si sta rivelando promettente. Leggi
Secondo il primo ministro albanese sì. Edi Rama vuole creare un dicastero digitale. La notizia allarma molti, ma bisogna ricostruire storia e contesto. Leggi
Le linee guida del ministero dell’istruzione per l’uso delle ia riflettono tutti i problemi del dibattito su queste tecnologie. E mancano completamente di esempi pratici. Leggi
Il cervello e le intelligenze artificiali non sono molto diversi, prendono decisioni anticipando quello che succederà in base ai dati dell’esperienza. Leggi
Quando un adolescente si suicida è facile dare la colpa all’ia o a un gioco di ruolo. Leggi
Sono entrati in vigore in tutta l’Unione europea vari obblighi per i produttori dei modelli di intelligenze artificiali come ChatGpt. Nelle pieghe di queste imposizioni ci sono varie ambiguità. Leggi
Attraverso il social Truth il presidente statunitense prova a diffondere la sua visione del mondo. I video prodotti dalle ia sono uno strumento perfetto per questa strategia politica e comunicativa. Leggi
Quando Umberto Eco scrisse Il pendolo di Foucault fu criticato perché aveva usato un computer. Oggi quella stessa resistenza al cambiamento si nota nell’atteggiamento del governo verso gli autori che si servono delle ia. Leggi
Il testo è un compendio di buoni propositi. Ma i princìpi enunciati non sono accompagnati da definizioni operative o da criteri certi. Leggi
Ci sono state due importanti svolte in altrettanti processi contro aziende che producono questa tecnologia. Leggi
Oggi abbiamo a disposizione le intelligenze artificiali generative che possono far parlare tra loro i libri, aiutarci a identificare idee comuni, a trovare percorsi ricorrenti, perfino a immaginare nuove idee. Leggi
Per la prima volta nella storia dell’umanità possiamo davvero comunicare con le macchine. Questo dovrebbe rendere più facile usarle. Eppure lo scambio tra le persone e le ia non è affatto semplice. Leggi
Un esperimento con il gioco online Quick, draw! per capire come le intelligenze artificiali apprendono e come addestrarle in modo più consapevole. Leggi
È giusto che i contenuti creati dalle persone siano sfruttati dalle grandi aziende per addestrare le loro intelligenze artificiali, guadagnandoci? Leggi
Si chiama training, addestramento, e per farlo si può usare uno strumento sviluppato da Google. Un esperimento. Leggi
Ai for oceans è un gioco perfetto per illustrare concetti molto importanti: il tagging, l’addestramento e i pregiudizi. Dovremmo giocarci tutti. Leggi
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