Se volete guardare un singolo indicatore per capire se le cose andranno meglio o peggio per noi, prendete il prezzo delle azioni della Asml. L’azienda olandese produce macchinari unici al mondo per la litografia dei chip. Ogni macchinario costa 350 milioni di dollari. La Asml è al centro di tutte le spinte che determinano la direzione dell’economia mondiale: esporta molto verso la Cina, è sotto pressione da parte degli statunitensi per non fornire la tecnologia di ultima generazione a Pechino, una parte del suo fatturato dipende dal boom di investimenti nell’intelligenza artificiale, le sue esportazioni verso gli Stati Uniti sono esposte ai dazi di Donald Trump. Soprattutto, la Asml è un’azienda europea, di quelle imprese che tutte le politiche industriali dell’Unione vorrebbero far crescere. Osservare l’andamento delle sue azioni è quindi un indicatore per misurare non tanto le condizioni attuali della Asml – è in salute e redditizia – quanto le prospettive a medio termine della sua attività e le attese su dazi, sicurezza, Cina, politica industriale europea. A luglio del 2024 le azioni della Asml sono arrivate al picco di 1.005 euro, oggi stanno intorno ai 564 euro. Solo nell’ultimo mese, quello dei dazi, il titolo ha registrato un calo del 14,2 per cento. Per ora, insomma, possiamo solo essere pessimisti. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1610 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati