La tecnologia sta cambiando la società e le nostre abitudini quotidiane, dal modo in cui leggiamo le notizie a quello in cui ci spostiamo da un posto all’altro.
L’ia è una rivoluzione che sta trasformando tutto. Essere tra i protagonisti del settore è una garanzia di sovranità e crescita. Leggi
Oggi abbiamo a disposizione le intelligenze artificiali generative che possono far parlare tra loro i libri, aiutarci a identificare idee comuni, a trovare percorsi ricorrenti, perfino a immaginare nuove idee. Leggi
Per la prima volta nella storia dell’umanità possiamo davvero comunicare con le macchine. Questo dovrebbe rendere più facile usarle. Eppure lo scambio tra le persone e le ia non è affatto semplice. Leggi
Negli Stati Uniti i social network sono stati inondati da immagini drammatiche, spesso false, sugli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Una tendenza che presto riguarderà il resto del mondo. Leggi
Un esperimento con il gioco online Quick, draw! per capire come le intelligenze artificiali apprendono e come addestrarle in modo più consapevole. Leggi
Chi non è molto ricco o non ha grandi conoscenze tecniche per difendersi dalla sorveglianza è costantemente vulnerabile. Sopratutto se al potere ci sono persone disposte a usare le informazioni per punire gruppi o individui considerati ostili. Leggi
È giusto che i contenuti creati dalle persone siano sfruttati dalle grandi aziende per addestrare le loro intelligenze artificiali, guadagnandoci? Leggi
Si chiama training, addestramento, e per farlo si può usare uno strumento sviluppato da Google. Un esperimento. Leggi
Ai for oceans è un gioco perfetto per illustrare concetti molto importanti: il tagging, l’addestramento e i pregiudizi. Dovremmo giocarci tutti. Leggi
Le intelligenze artificiali non sono solo strumenti tecnologici, ma riflettono strutture di potere, modelli economici e scelte politiche. L’intervista a Kate Crawford, tra le massime esperte mondiali sul mondo delle ia. Leggi
Se non si fanno le domande giuste, molte ia conversazionali tendono ad assecondare gli utenti, perdendo il loro ruolo nell’agevolare e migliorare il lavoro di chi le usa. Leggi
Il presidente statunitense voleva frenare Pechino con le sanzioni. Invece ha spinto i cinesi a coltivare la loro indipendenza e a rafforzare le loro aziende del settore tecnologico, che diventano sempre più potenti a livello globale. Leggi
Molti utenti, usando queste tecnologie, si sono imbattuti in un problema che ho chiamato loop della procrastinazione: dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, la macchina si blocca. Ma perché succede? Leggi
Un progetto del governo britannico mira a creare un modello informatico per prevedere chi potrebbe commettere omicidi o altri reati. Ma il rischio è di considerare pericolose persone che non hanno mai fatto nulla di male. Leggi
Una foto generata con l’intelligenza artificiale, ispirata allo stile della casa di produzione giapponese, ha innescato un fenomeno globale che ha riportato al centro il tema del rapporto tra creatività umana, imitazione e nuove tecnologie. Leggi
L’evoluzione delle ia generative è così rapida da rendere presto obsolete le informazioni su di esse. Un caso concreto per capire i rischi e le opportunità di questa trasformazione continua. Leggi
L’ia non è intrinsecamente ideologica, ma riflette le scelte di chi la utilizza. Il vero nodo non è il potenziale della tecnologia in sé, ma la responsabilità culturale di chi la governa o la usa per fini propagandistici. Leggi
Una delle novità nel mondo dell’ia sono gli agenti autonomi: una forma avanzata della tecnologia in grado di migliorare le proprie prestazioni con l’autoapprendimento. Con alcuni rischi per la nostra società. Leggi
L’assenza di un quadro normativo condiviso sull’uso della tecnologia nei conflitti rischia di favorire una corsa agli armamenti basata sull’ia, con conseguenze potenzialmente destabilizzanti per la sicurezza globale. Leggi
Nel Regno Unito diversi musicisti hanno pubblicato un album muto per protestare contro le proposte di modifica della legge sul copyright, che permetterebbero di addestrare le ia grazie alle canzoni, a meno che i titolari dei diritti non si oppongano. Leggi
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