Abbiamo una bimba di tre anni che da qualche tempo, quando la sgridiamo, ci risponde con frasi tipo: “Allora io vado a vivere da sola!” o “Mi trovo un’altra mamma e un altro papà!”. Dobbiamo prenderla come un segno di spiccato spirito d’indipendenza? –Marta e Giulio

State tranquilli: non state crescendo una futura eremita né una piccola Houdini in fuga. Sembra piuttosto una bambina di tre anni che ha scoperto il meraviglioso potere delle parole drammatiche. E verrebbe quasi la tentazione di lasciarla fare per godersi lo spettacolo: probabilmente nella sua testa andare a vivere da sola significa trasferirsi per un po’ sul divano con un peluche e due biscotti. E trovarsi “un’altra mamma e un altro papà” è un concetto che dura giusto fino al momento in cui ha sete e solo voi sapete dov’è il bicchiere rosa. In effetti il suo è un classico primo segnale di autonomia, insieme al no urlato a pieni polmoni e al rifiuto di mettersi la giacca anche se fuori ci sono due gradi sottozero. Uno studio pubblicato sulla rivista Child Development nel 2016 ha osservato che già tra i due e i tre anni, più del 60 per cento dei bambini sperimenta fasi di comportamento oppositivo, cioè testa i limiti della propria libertà e afferma la propria indipendenza, spesso con dichiarazioni teatrali come quelle della vostra piccola. Quindi in definitiva direi che sì, possiamo includere le uscite di vostra figlia sotto la voce spirito d’indipendenza. Però non vi illudete troppo: è possibile che tra un bel po’ di anni vi troviate a scrivermi per chiedermi “ma quando andrà a vivere da sola nostra figlia?”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1622 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati