Come rispondo al mio amico che, ogni volta che gli parlo dei figli, mi risponde parlando dei suoi due gatti siamesi? –Alberta
Un paio di anni fa ho ricevuto questo invito: “Vi aspettiamo tutti domenica a villa Borghese per festeggiare il secondo compleanno delle nostre bambine Flaminia e Bianca”. Le sorelline in questione sono due simpatiche bastardine, nel senso che sono un incrocio tra un meticcio e un pastore maremmano. Alla loro festa non ci sono potuto andare, ma mi è rimasto il dubbio: avranno organizzato una sessione di “scarta la carta” con un bell’osso dentro? Avranno ballato un lento sulle note di “Cane sciolto” di Omar Pedrini? E saranno riuscite a soffiare le candeline prima che gli invitati si avventassero sulla torta? A parte gli scherzi, la nostra società sta andando verso una sempre maggiore umanizzazione degli animali domestici. Ti riporto qualche cifra: nel 2023 in Italia il giro d’affari dei regali di Natale per cani e gatti ha raggiunto ottocento milioni di euro. Nello stesso anno, la spesa per gli animali domestici è arrivata a 1,13 miliardi, con una media di 1.500 euro annui per chi ha un cane e 1.300 per chi ha un gatto. Numeri che rispecchiano il grande affetto che moltissime persone riversano sui loro animali. È vero che non sono figli, ma per il tuo amico i suoi gatti non sono nemmeno semplicemente animali e, forse, li usa per cercare un terreno comune con te. Probabilmente non vuole sminuire i tuoi figli, ma solo mettersi sulla tua lunghezza d’onda. Perché alla fine i suoi siamesi, come Flaminia e Bianca, fanno pur sempre parte della sua famiglia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1611 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati