Mia figlia di cinque anni voleva tantissimo farsi i buchi alle orecchie. Glieli abbiamo concessi per il compleanno, ma dopo il primo si è spaventata e non ha voluto fare il secondo. Ora ha un solo orecchino e vorrei convincerla a fare l’altro per farle capire che non si molla al primo ostacolo. Rischio di crearle un trauma?
–Martina

Quello che racconti è un buon esempio di cosa succede quando si lascia a una bambina di cinque anni la responsabilità di decidere da sola: si entusiasma, poi si spaventa e infine, specialmente dopo un bel pizzico all’orecchio, cambia idea. È un comportamento tipico, e anche sano, della sua età. E i genitori esistono anche per questo: per fare da ponte tra i desideri dei bambini e la realtà. Farsi i buchi alle orecchie è una scelta estetica che richiede attenzioni igieniche e piccole responsabilità. Se mi avessi chiesto se cedere o no al suo desiderio prima di farli, forse ti avrei detto di aspettare. Ovviamente non hai fatto nulla di grave ed è comprensibile che tu abbia voluto esaudire un suo desiderio innocuo. Ora però non ripetere l’errore e lascia che tua figlia sia una bambina: non sei obbligata a insistere che si faccia l’altro buco per insegnarle a “non mollare”. Ha cinque anni, non sta lasciando un master a Harvard. Se tra una settimana cambia idea e vuole finire l’opera, bene. Se resta con un solo orecchino per un po’, pazienza. E se vuole togliere anche il primo, meglio. I traumi non si creano così facilmente, e nemmeno il carattere. Quello si costruisce nel tempo, con scelte più importanti di un buco all’orecchio.
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Questo articolo è uscito sul numero 1610 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati