Un dipinto a olio del quattrocento, attribuito al Maestro dell’Adorazione dei magi del Prado, è tornato alla sua bellezza originale grazie a un restauro digitale guidato dall’intelligenza artificiale. Il metodo prevede la scansione dell’opera, la ricostruzione virtuale delle parti danneggiate tramite modelli generativi e l’applicazione di una maschera stampata che ripristina l’aspetto originale senza alterare la materia e che può essere rimossa. Il restauro degli oltre cinquemila dettagli danneggiati, che con metodi tradizionali avrebbe richiesto duecento ore, è stato completato in tre ore e mezza. Il volto mancante di un neonato è stato ricreato copiandolo da un’altra opera dello stesso autore. La tecnica potrebbe consentire di restaurare le migliaia di opere d’arte danneggiate conservate nei magazzini dei musei il cui valore non giustifica i costi di un restauro tradizionale, ma solleva anche alcuni interrogativi sul rispetto dei princìpi etici della conservazione. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1619 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati