I paesi dell’Europa meridionale – in particolare Spagna e Portogallo, ma anche Italia e Francia – sono stati colpiti nel fine settimana da un’ondata di caldo torrido che dovrebbe durare parecchi giorni.

Il 28 giugno la Spagna ha registrato una temperatura di 46 gradi a Huelva, nel sud del paese, che costituisce un record per un mese di giugno, ha confermato il 30 giugno l’agenzia meteorologica nazionale Aemet.

Il giorno successivo “è stato il 29 giugno più caldo in Spagna da quando sono cominciate le rilevazioni”, ha aggiunto.

Il 30 giugno l’Aemet ha emesso un’allerta per “temperature estreme” e “forti temporali” in Spagna, come avevano già fatto il giorno prima le autorità portoghesi. La colonnina di mercurio ha nuovamente superato i 40 gradi in varie regioni di Spagna e Portogallo, soprattutto vicino al confine.

Il Portogallo ha registrato il 29 giugno una temperatura di 46,6 gradi a Mora, circa cento chilometri a est di Lisbona, anche questa un record per un mese di giugno.

In Italia il ministero della salute ha affermato che diciassette città, tra cui Roma, Milano, Firenze e Verona, saranno da “bollino rosso” il 1 luglio.

“L’Italia sta vivendo una delle peggiori ondate di caldo dell’estate, che oltretutto durerà parecchi giorni”, ha dichiarato all’Afp Antonio Spano, fondatore di ilmeteo.it.

Mentre i pompieri sono impegnati a combattere gli incendi che si sono sviluppati in varie regioni italiane, i mezzi d’informazione hanno riferito della morte in Basilicata di una donna di 77 anni, soffocata dal fumo di un rogo.

Anche in Portogallo l’allerta incendi è stata portata al livello massimo, e il 30 giugno circa 160 pompieri erano impegnati a cercare di circoscrivere un rogo divampato il giorno prima vicino a Castelo Branco, nel centro del paese.

Dopo la morte in Spagna, il 28 giugno, di due lavoratori stradali, una donna a Barcellona (nordest) e un uomo a Córdoba (sud), probabilmente a causa di episodi di ipertermia (i cosiddetti colpi di calore), i sindacati hanno invitato le aziende a “mettere in atto misure preventive per tutelare la salute dei lavoratori, soprattutto di quelli impegnati all’aperto”.

In Francia l’agenzia Météo-France ha messo 84 dei 95 dipartimenti del paese in allerta arancione, con temperature che potrebbero superare i 40 gradi.

Un’allerta così estesa dal punto di vista geografico è “senza precedenti”, ha dichiarato il 29 giugno all’Afp la ministra della transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher.

Secondo gli scienziati, le ondate di caldo stanno diventando più intense, frequenti e durature a causa della crisi climatica.