Il 14 maggio Donald Trump ha avuto un breve incontro a Riyadh, in Arabia Saudita, con il presidente ad interim siriano Ahmed al Sharaa dopo che il giorno prima aveva annunciato la revoca delle sanzioni statunitensi contro la Siria.

Il presidente statunitense partirà poi per il Qatar, una visita che probabilmente alimenterà le polemiche sulla sua decisione di accettare un aereo di lusso in dono dalla famiglia reale.

Intanto, la Casa Bianca ha affermato di aver firmato in Arabia Saudita accordi economici per un valore di 600 miliardi di dollari, tra contratti per la vendita di armi e progetti nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’energia.

Trump ha “accettato d’incontrare per un breve saluto, come gesto di cortesia”, il nuovo presidente siriano Al Sharaa, arrivato al potere a dicembre alla guida di una coalizione ribelle che ha deposto il regime di Bashar al Assad.

Il 13 maggio il presidente statunitense aveva annunciato la revoca delle sanzioni contro la Siria in vigore da decenni.

Trump ha sottolineato che l’obiettivo è “dare una possibilità alla Siria”.

“È una svolta storica”, ha affermato il ministero degli esteri siriano, dopo che Unione europea, Regno Unito e Canada avevano già alleggerito le sanzioni.

La revoca delle sanzioni statunitensi contro la Siria era stata chiesta a Trump dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

Il breve incontro tra Trump e Al Sharaa si è tenuto nonostante l’opposizione d’Israele, che negli ultimi mesi ha condotto una serie di operazioni militari in Siria.

Il nuovo governo siriano sta cercando di ricostruire il paese dopo quasi quattordici anni di guerra civile.