I festeggiamenti della premier Meloni per il decreto sicurezza sono stati boicottati dalla stessa maggioranza, con l’aula praticamente deserta. Un flop di pubblico per il format più annunciato, costruito su una scaletta di reati studiata per accontentare ogni fascia di spettatore. Ma sarebbe bastato dare un’occhiata alla storia della tv per capire che il genere ordine e disciplina, quando si prende troppo sul serio, finisce sempre per parlare da solo.
È roba da telefilm, da fiction, non da reality. Un precedente clamoroso viene dalla Russia del 1997: il programma più visto si chiamava The intercept e metteva veri ladri d’auto contro veri poliziotti. Funzionava così: il concorrente rubava un’auto, scattava il cronometro e, se riusciva a farla franca per 35 minuti, si portava a casa la macchina. Se falliva, niente arresto: solo un pestaggio in diretta. Il format, ideato dalla polizia stessa per scoraggiare i furti, finì per ottenere l’effetto opposto. I telespettatori facevano il tifo per i ladri più fantasiosi: chi nascondeva l’auto su un treno, chi galleggiava su una zattera in mezzo a un lago. The intercept sfiorò i 60 milioni di spettatori a sera, ma fu cancellato dopo una stagione, perché le forze dell’ordine si sentirono umiliate. L’intrattenimento securitario funziona solo se crea una contro-narrazione, non se ripete la propaganda, in ossequio al codice Rocco della tv, per il quale l’unico crimine davvero imperdonabile è smettere di fare ascolti. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati