A mio figlio di tre anni piacciono molto i costumi e tra i suoi travestimenti preferiti ci sono anche principesse come Elsa di Frozen. Molti adulti la trovano una scelta singolare e qualche bambina gli ha fatto notare che sono costumi da femmina. Che dire a quei genitori e a quei bambini? –Giuseppe

Mi fa molto piacere che la tua domanda verta su cosa dire agli altri e non su cosa dire a tuo figlio. Dopo tanti anni di sensibilizzazione abbiamo imparato che se un bambino si vuole vestire da femmina il problema non è lui, ma la reazione di alcune persone che gli stanno intorno. Che resta una preoccupazione legittima, certo, visto che nessun genitore vuole che suo figlio sia preso in giro o, peggio, bullizzato. Ma bisogna anche evitare che, cercando di proteggerlo, si finisca per trasmettergli un senso di vergogna che non ha ragione di provare. In questi giorni è in sala Unicorni , un film di Michela Andreozzi che racconta con molta delicatezza la storia di un bambino di nome Blu. Quando il papà, trovandolo vestito da principessa, gli chiede perché abbia scelto proprio quel vestito per un pranzo della domenica, Blu risponde: “Be’, perché mi sta benissimo”. E quando un bambino gli chiede: “Perché hai un vestito da femmina?”, lui risponde di nuovo: “Perché mi sta benissimo”. “Ah ok”, risponde l’amico, prima di rimettersi a colorare. Credo che quella di Blu sia la risposta perfetta che puoi dare a chi, adulto o piccino, abbia da ridire sui vestititi che sceglie tuo figlio. Magari loro non ne saranno convinti, ma tuo figlio sentirà la serena rassicurazione delle tue parole.
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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati