Gli scrittori parlano spesso della genesi dei propri libri come di un parto, ma probabilmente sono in pochi a lavorare anche come doule. È un’esperienza che evidentemente ha influenzato il nuovo romanzo di Leila Mottley, in cui le difficoltà della gravidanza e della maternità occupano un ruolo centrale. Ragazze che diventano grandi racconta la storia di un gruppo di madri adolescenti e della comunità improvvisata che formano a Padua, una cittadina fittizia della Florida. Guidate dalla loro leader di fatto, Simone, le ragazze sono un manipolo di emarginate, respinte in modi diversi dalle loro famiglie e duramente giudicate dai concittadini. Spesso abbandonate dagli adulti nelle loro vite, riescono ingegnosamente a creare una collettività, basata sul retro del camion di Simone che, a vent’anni, è la più grande, madre di due gemelli. Quando scopre di essere di nuovo incinta, con scarso entusiasmo, si rivolge alle ragazze per chiedere aiuto.
Shahidha Bari, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati