Vero. Fin da bambini ci viene insegnato a fare la pipì prima di uscire di casa o quando c’è un bagno nelle vicinanze. Questa abitudine, se sporadica, non è nociva di per sé, ma se ricorre più volte al giorno può aumentare la probabilità di avere problemi alla vescica, perché altera la comunicazione tra quest’ultima e il cervello, spiega l’urologa Ariana Smith dell’università della Pennsylvania. Per capire perché la minzione “preventiva” può essere dannosa, è utile conoscere il funzionamento della vescica. Quando i reni filtrano il sangue per rimuovere le scorie, producono urina, poi trasportata alla vescica. Le donne possono in genere trattenerne fino a 500 millilitri (circa due bicchieri) e gli uomini fino a 700 millilitri (quasi tre bicchieri). Di solito sentiamo l’esigenza di andare in bagno molto prima di raggiungere questo limite, quando la vescica contiene tra i 150 e i 250 millilitri di urina. La vescica piena invia dei segnali al cervello per avvisarci che è ora di fare la pipì. Se andiamo al bagno “per sicurezza” la vescica allerta il cervello troppo presto e questo nel tempo può ridurre il volume di liquidi che si possono trattenere e portare a sviluppare una vescica iperattiva. Urinare prima del necessario richiede inoltre uno sforzo extra ai muscoli del pavimento pelvico e questo potrebbe indebolirli. The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1618 di Internazionale, a pagina 115. Compra questo numero | Abbonati