La mattina del 3 ottobre un’ultima imbarcazione della Global sumud flotilla è ancora in navigazione verso la Striscia di Gaza, dopo che più di quaranta barche erano state intercettate dalla marina israeliana, mentre Israele si prepara a espellere i più di quattrocento attivisti che erano a bordo.
“La Marinette sta ancora navigando”, ha affermato la Global sumud flotilla la sera del 2 ottobre, sottolineando che presto sarà intercettata.
All’1.50 gmt del 3 ottobre l’imbarcazione si trovava a circa 150 chilometri dalla costa di Gaza.
“Se prosegue la navigazione la intercetteremo”, ha affermato il 2 ottobre il ministero degli esteri israeliano.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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“Più di quattrocento attivisti a bordo di 41 imbarcazioni sono stati arrestati durante un’operazione durata circa dodici ore”, ha dichiarato il 2 ottobre un funzionario israeliano.
La mattina del 2 ottobre Israele aveva annunciato che gli attivisti arrestati sarebbero stati espulsi verso l’Europa.
La Global sumud flotilla era partita dalla Spagna a settembre con un carico di aiuti umanitari per gli abitanti della Striscia di Gaza. L’obiettivo era rompere il blocco israeliano del territorio palestinese in guerra, dove secondo le Nazioni Unite è in corso una carestia.
La sera del 1 ottobre la marina israeliana aveva cominciato a intercettare le imbarcazioni dopo aver avvertito gli equipaggi che stavano entrando in acque di cui Israele rivendica il controllo.
“Mi congratulo con i soldati e i comandanti della marina che con professionalità ed efficienza hanno portato a termine l’operazione durante lo Yom Kippur”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
La Global sumud flotilla ha invece denunciato un “attacco illegale” in acque internazionali, mentre l’ong per i diritti umani Amnesty international ha deplorato un “atto d’intimidazione”.
Undici attivisti greci hanno cominciato uno sciopero della fame per protestare contro la loro “detenzione illegale”.
Intanto, la sera del 2 ottobre migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni in vari paesi europei e in Messico per denunciare l’intercettazione della Flotilla ed esprimere il loro sostegno al popolo palestinese.
In Francia, Italia, Irlanda e Svizzera i manifestanti hanno scandito lo slogan “Palestina libera” e chiesto azioni concrete per fermare il “genocidio” in corso a Gaza.
In Messico decine di persone sono rimaste ferite negli scontri tra manifestanti e polizia.
Varie manifestazioni si sono svolte anche in Turchia, dove il governo ha accusato Israele di aver commesso “un atto terroristico”.