La sera di mercoledì 1 ottobre sono cominciate le operazioni delle forze armate israeliane per fermare la Global sumud flotilla. La barche dirette a Gaza per portare solidarietà e aiuti umanitari alla popolazione palestinese sono state contattate dai militari israeliani che hanno intimato di cambiare rotta e hanno poi avviato l’abbordaggio, secondo i comunicati diffusi dagli attivisti e da alcuni governi europei.
Partita dalla Spagna all’inizio di settembre, la Global sumud flotilla (sumud in arabo significa “resistenza”) è una “missione pacifica e nonviolenta di aiuto umanitario” a cui partecipano 45 imbarcazioni con centinaia di attivisti di più di quaranta paesi.
A circa ottanta miglia nautiche da Gaza gli attivisti hanno detto di essere stati “circondati da navi da guerra israeliane” e che era in corso l’intercettazione delle principali imbarcazioni della flottiglia.
Le operazioni di abbordaggio sono cominciate nella zona dove la marina israeliana aveva già intercettato a giugno e luglio scorsi due barche cariche di aiuti umanitari, la Madleen e l’Handala. Sono proseguite poi per tutta la notte, fermando decine di imbarcazioni.
All’iniziativa della flottiglia partecipano anche Mandla Mandela, ex deputato sudafricano e nipote di Nelson Mandela, l’attivista svedese Greta Thunberg, l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan e l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau. L’azione si era data l’obiettivo di “spezzare il blocco di Gaza” e fornire “aiuti umanitari a una popolazione assediata che affronta la fame e il genocidio”.
Mercoledì all’alba, avvertiva un comunicato degli attivisti, una nave da guerra ha girato “per diversi minuti” intorno a una delle principali imbarcazioni della flottiglia, l’Alma. Le comunicazioni sono state “disattivate a distanza” e il capitano ha “dovuto fare una manovra brusca per evitare una collisione”.
“Poco dopo”, continuava la stessa fonte, “la nave israeliana ha preso di mira la Sirius, ripetendo le stesse manovre prima di allontanarsi”.
Italia e Spagna avevano inviato navi militari per scortare la flottiglia dopo alcuni “attacchi con droni” nella notte tra il 23 e il 24 settembre.
Ma mercoledì il governo spagnolo ha chiesto agli attivisti di non entrare nelle acque designate come zona di esclusione da Israele e ha sottolineato che la nave spagnola non avrebbe oltrepassato quel limite.
Il giorno prima, la flottiglia aveva denunciato la decisione dell’Italia di fermare, al limite della zona “critica” delle 150 miglia nautiche, la fregata incaricata di scortarla.
In Italia, migliaia di persone si sono riunite mercoledì sera a Roma, Napoli e Milano per protestare contro l’intervento israeliano, mentre i principali sindacati italiani hanno proclamato uno sciopero generale per venerdì.
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Cosa succede in Medio Oriente. A cura di Francesca Gnetti. Ogni mercoledì.
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