La sera del 30 settembre un terremoto di magnitudo 6,9 ha colpito il centro delle Filippine, causando almeno 69 morti, in un momento in cui l’arcipelago stava cercando di riprendersi dal passaggio dei tifoni Ragasa e Bualoi.
“Al momento possiamo confermare la morte di 69 persone”, ha dichiarato alla stampa Rafaelito Alejandro, vicedirettore della protezione civile locale.
Non sono ancora disponibili dati precisi sul numero dei feriti e degli eventuali dispersi.
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L’epicentro del sisma, che si è verificato alle 21.59, è stato localizzato al largo dell’isola di Cebu, secondo lo United States geological survey (Usgs).
Secondo l’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia, il terremoto è stato seguito da più di trecento scosse di assestamento, che hanno ostacolato le operazioni di soccorso.
Le forniture di elettricità, che erano state interrotte, sono state ripristinate poco dopo la mezzanotte sull’isola di Cebu e su altre quattro grandi isole nel centro dell’arcipelago.
I terremoti sono molto frequenti nelle Filippine, che si trovano lungo la cosiddetta cintura di fuoco del Pacifico, che va dal Giappone al sudest asiatico, passando per l’oceano Pacifico.
Un sisma di magnitudo 6 è stato registrato la sera del 30 settembre in Indonesia, con epicentro circa 150 chilometri a est di Surabaya, la seconda città del paese, a una profondità di 13,9 chilometri. Secondo le autorità locali, decine di case sono state danneggiate.
Negli ultimi dieci giorni circa quaranta persone erano morte nel passaggio dei tifoni Ragasa e Bualoi sulle Filippine.