Gli attivisti filopalestinesi della Global sumud flotilla, diretta nella Striscia di Gaza con un carico di aiuti umanitari, hanno affermato di aver subìto un nuovo attacco con i droni nella notte tra il 23 e il 24 settembre, al largo della Grecia.

L’obiettivo della missione è rompere il blocco israeliano e portare aiuti agli abitanti della Striscia di Gaza, dopo due tentativi fermati da Israele a giugno e a luglio.

La Global sumud flotilla aveva già denunciato di essere stata presa di mira da droni al largo di Tunisi, il 9 settembre. Il nuovo attacco è avvenuto mentre le imbarcazioni erano in navigazione a sudovest di Creta.

“Denunciamo la presenza di numerosi droni, interferenze nelle comunicazioni ed esplosioni sentite dagli attivisti su varie imbarcazioni. Ma non ci faremo intimidire”, ha affermato la Global sumud flotilla in un comunicato.

Un video pubblicato sulla pagina ufficiale della missione mostra un’esplosione su una delle imbarcazioni, la Spectre, all’1.43 del 24 settembre.

Secondo l’attivista tedesca Yasemin Acar, cinque imbarcazioni sono state attaccate da “15 o 16 droni”.

“Non abbiamo armi a bordo e non rappresentiamo una minaccia per nessuno”, ha dichiarato Acar in un video su Instagram, sottolineando che le imbarcazioni trasportano “solo aiuti umanitari”.

Il deputato polacco Franek Sterczewski ha affermato sul social network X che ci sono stati “tredici attacchi contro dieci imbarcazioni”, compresa quella su cui si trova lui, e che “tre sono state danneggiate”.

Secondo la guardia costiera greca, contattata dall’Afp, una motovedetta dell’agenzia europea Frontex ha raggiunto una delle imbarcazioni, senza constatare danni.

“La sala operativa della guardia costiera è stata informata dell’incidente intorno alle 2.30. Una motovedetta della Frontex ha quindi raggiunto una barca a vela, senza constatare danni. Le persone a bordo hanno menzionato l’incidente, ma non è stato possibile stabilire se questo sia effettivamente avvenuto”, ha dichiarato una portavoce della guardia costiera.

La portavoce non è stata in grado di chiarire se il presunto incidente sia avvenuto in acque greche o internazionali.

A bordo delle 51 imbarcazioni della Global sumud flotilla ci sono attivisti provenienti da 45 paesi, tra cui l’ambientalista svedese Greta Thunberg.

Il 22 settembre Israele aveva affermato che non avrebbe permesso alle imbarcazioni di raggiungere Gaza, invitandole ad attraccare ad Ashqelon, un porto israeliano a nord del territorio palestinese.

La Global sumud flotilla (sumud in arabo significa “resilienza”) si definisce un’organizzazione indipendente “non affiliata ad alcun governo o partito politico”.