Il 12 settembre la Russia ha accusato l’Ucraina di aver lanciato un drone d’attacco contro la centrale nucleare di Smolensk e ha affermato di aver abbattuto durante la notte 221 droni. Si è trattato di uno degli attacchi più massicci condotti da Kiev in territorio russo dall’inizio della guerra.
“Intorno alle 4 del mattino la difesa antiaerea russa ha neutralizzato un drone d’attacco ucraino vicino alla terza unità della centrale nucleare di Smolensk”, ha dichiarato in un comunicato l’azienda nucleare russa Rosatom. La centrale si trova circa trecento chilometri a ovest di Mosca.
I detriti hanno frantumato alcune finestre della centrale, ma non hanno causato danni gravi né vittime, ha aggiunto la Rosatom, precisando che l’impianto rimane operativo e che non sono stati rilevati cambiamenti nei livelli di radioattività.
L’Ucraina e la Russia si sono più volte accusate di aver preso di mira centrali nucleari, ignorando gli avvertimenti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
Nel primo giorno della sua offensiva in Ucraina, nel febbraio 2022, l’esercito russo aveva assunto il controllo della centrale nucleare di Černobyl, dismessa dopo il disastro del 1986, per poi ritirarsi un mese dopo.
Mosca aveva poi assunto il controllo della centrale nucleare di Zaporižžja, nel sudest dell’Ucraina, che è ancora nelle sue mani.
Il 12 settembre il ministero della difesa russo ha affermato che 221 droni ucraini sono stati intercettati e abbattuti. Di questi, nove sono stati neutralizzati nella regione di Mosca e 28 in quella di Leningrado, che ospita la seconda città del paese, San Pietroburgo.
In quest’ultima regione, che è lontana dalla linea del fronte e confina con l’Estonia e la Finlandia, l’abbattimento di un drone ha provocato l’incendio di una nave nel porto di Primorsk sul mar Baltico, ha affermato il governatore Aleksandr Drozdenko.
Quest’ultimo ha assicurato su Telegram che l’incendio è stato domato e che non ci sono rischi di fuoriuscite di petrolio, aggiungendo però che una donna è rimasta ferita.
Dall’inizio della guerra la Russia lancia quasi quotidianamente droni e missili contro l’Ucraina, che risponde regolarmente colpendo il territorio russo.