Un’enorme frana causata dalle piogge torrenziali ha devastato un villaggio di montagna nel Darfur, nell’ovest del Sudan, causando più di mille morti, ha annunciato la sera del 1 settembre un gruppo armato che controlla la zona.
Intervistato dalla Bbc il giorno dopo, Antoine Gérard, il vicecoordinatore umanitario per il Sudan delle Nazioni Unite, ha dato un bilancio di almeno 370 morti, aggiungendo che stimare le vittime del disastro è difficile perché quella parte del paese è difficile da raggiungere.
In Sudan è in corso una guerra civile e una grave crisi umanitaria.
La catastrofe è accaduta il 31 agosto nel villaggio di Tarasin, nella regione del Darfur, ha affermato in un comunicato il raggruppamento ribelle Movimento per la liberazione del Sudan (Mls), guidato da Abdulwahid Nour.
“Le prime notizie indicano che tutti gli abitanti del villaggio, stimati in più di mille, sono morti, con l’eccezione di una persona”, ha aggiunto l’Mls.
Iscriviti a Africana |
Cosa succede in Africa. A cura di Francesca Sibani. Ogni giovedì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Africana
|
Cosa succede in Africa. A cura di Francesca Sibani. Ogni giovedì.
|
Iscriviti |
In alcune foto diffuse dal gruppo si vedono delle persone riunite vicino a un’enorme colata di fango e pietre in una valle circondata dalle montagne. Altre immagini mostrano il villaggio sepolto sotto uno spesso strato di fango, alberi sradicati e travi spezzate.
L’Mls ha lanciato un appello alle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie perché aiutino a recuperare i corpi delle vittime.
Il governatore del Darfur Minni Minnawi ha invitato in un comunicato “le organizzazioni umanitarie internazionali a intervenire con urgenza”, aggiungendo che “questa tragedia è troppo grande perché il nostro popolo possa sopportarla da solo”.
Dal 2023 in Sudan è in corso una sanguinosa guerra civile tra l’esercito, guidato dal capo della giunta militare Abdel Fattah al Burhan, e il gruppo paramilitare Forze di supporto rapido (Rsf), guidato da Mohamed Hamdan Dagalo. Il conflitto ha causato decine di migliaia di morti e una crisi umanitaria tra le più gravi della storia recente.
L’Mls, che controlla la zona dei monti Marra in cui si trova il villaggio di Tarasin, è rimasto finora sostanzialmente fuori dai combattimenti.
La catena montuosa, dominata dal vulcano Jebel Marra, si estende per circa 160 chilometri a sudovest di Al Fashir, il capoluogo del Darfur Settentrionale sottoposto a un assedio delle Rsf dal maggio 2024.
Le frane sono molto frequenti nella regione, soprattutto durante la stagione delle piogge, che raggiunge il culmine ad agosto.