Cinque paesi europei testeranno un’app che permette di verificare l’età degli utenti online, impedendo così ai minori di accedere a contenuti pericolosi, ha annunciato il 14 luglio la Commissione europea.
“Il sistema consentirà agli utenti di dimostrare in modo facile e rapido di avere più di 18 anni, proteggendo invece i minori da contenuti inappropriati”, ha spiegato Henna Virkkunen, commissaria europea per le tecnologie digitali.
Ogni stato potrà adattare il sistema alle proprie esigenze, vietando determinati contenuti ai minori di qualunque età, per esempio 12 o 15 anni.
I cinque paesi che parteciperanno alla sperimentazione sono Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Spagna.
L’Unione europea dispone di una delle legislazioni più severe al mondo per regolamentare le attività delle grandi aziende tecnologiche.
Ma gli appelli a fare di più continuano a moltiplicarsi, mentre alcuni studi hanno evidenziato gli effetti negativi dei social network sulla salute mentale e fisica dei minori.
Il 14 luglio la Commissione europea ha anche pubblicato delle raccomandazioni rivolte ai social network riguardo agli utenti minorenni.
Tra queste c’è la rimozione di funzionalità potenzialmente nocive come i “segni di spunta”, che possono spingere gli utenti a collegarsi continuamente per verificare se un messaggio è stato letto.
“Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza dei minori su internet”, ha affermato Virkkunen, aggiungendo che “le piattaforme non avranno più scuse per portare avanti pratiche pericolose”.
La Commissione europea sta attualmente conducendo delle inchieste, basate sul nuovo Digital services act (Dsa), sui social network statunitensi Facebook e Instagram e su quello cinese TikTok, accusati di non fare abbastanza per proteggere i minori da contenuti dannosi.
Alla fine di maggio Bruxelles aveva anche aperto un’inchiesta sui siti porno Pornhub, Stripchat, Xnxx e XVideos, accusati di non aver adottato misure sufficienti per impedire l’accesso ai minori.