Il 27 maggio l’Unione europea ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sui siti porno Pornhub, Stripchat, Xnxx e XVideos, accusati di non aver adottato misure sufficienti per impedire l’accesso ai minori.
Evocando il nuovo Digital services act (Dsa), la Commissione europea ha sottolineato la mancanza di strumenti “adeguati” per verificare l’età degli utenti e proteggere i minori dai contenuti per adulti.
Al momento è possibile accedere a questi siti semplicemente dichiarando di aver compiuto 18 anni, senza ulteriori verifiche.
Le violazioni del Dsa, se accertate, possono portare a sanzioni finanziarie fino al 6 per cento del fatturato globale delle aziende interessate. Violazioni gravi e ripetute possono portare a un divieto di operare nell’Unione europea.
“La priorità è proteggere i minori e permettergli di navigare su internet in sicurezza”, ha sottolineato la commissaria europea per le tecnologie digitali Henna Virkkunen.
Più di 45 milioni di utenti
Avendo più di 45 milioni di utenti al mese nell’Unione europea, Pornhub, Xnxx e XVideos sono sottoposti alle regole rinforzate del Dsa, come anche X, TikTok, Google e Facebook (Meta).
La Commissione ha precisato che Stripchat sarà invece rimosso dalla lista perché non arriva a 45 milioni di utenti al mese, ma il cambio di status non è ancora diventato effettivo.
In base al Dsa, le grandi piattaforme digitali devono proteggere gli utenti europei, e in particolare i minorenni, garantendo la loro sicurezza e la loro privacy.
Bruxelles ha fatto sapere che collaborerà con le autorità nazionali per garantire che anche i siti porno più piccoli siano sottoposti alle stesse regole.
Secondo uno studio condotto in Francia dall’Arcom, l’autorità nazionale di regolamentazione del settore audiovisivo, quasi il 40 per cento dei bambini accede a contenuti porno ogni mese.