Il 14 luglio il presidente statunitense Donald Trump ha dato alla Russia cinquanta giorni di tempo per mettere fine alla guerra in Ucraina ed evitare così delle dure sanzioni economiche, e ha annunciato nuove forniture di armi a Kiev attraverso la Nato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha accolto positivamente l’annuncio, dicendosi “grato” a Trump “per la volontà di sostenere il popolo ucraino”.

Trump si è detto “deluso” dal presidente russo Vladimir Putin. “Pensavo che avremmo raggiunto un accordo già due mesi fa, ma le cose sono andate diversamente”, ha affermato alla Casa Bianca in occasione di un incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte.

“Se non avremo un accordo entro cinquanta giorni, imporremo dazi doganali del 100 per cento”, ha dichiarato.

“Imporremo anche dazi secondari”, ha aggiunto, riferendosi agli alleati di Mosca.

Nel 2024 la Cina è stata il principale partner commerciale della Russia, seguita da India, Turchia e Bielorussia, secondo i dati ufficiali russi.

La responsabile della diplomazia europea Kaja Kallas ha reagito alle parole di Trump affermando che “cinquanta giorni sono un periodo di tempo lungo quando civili innocenti muoiono ogni giorno”.

Il presidente statunitense ha poi annunciato nuove forniture di armi a Kiev. “La Nato acquisterà negli Stati Uniti equipaggiamenti militari per un valore di miliardi di dollari e li distribuirà rapidamente sul campo di battaglia”, ha dichiarato, sottolineando che tutto questo non costerà un centesimo agli Stati Uniti.

Rutte ha precisato che Germania, Regno Unito, Finlandia, Canada, Norvegia, Svezia e Danimarca saranno tra gli acquirenti e che “la rapidità delle consegne” sarà “essenziale” per spingere Putin a negoziare un accordo di pace.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato che il suo paese svolgerà “un ruolo cruciale” in questo sforzo congiunto.

Nei prossimi giorni l’Ucraina riceverà anche sistemi di difesa aerea Patriot, ha dichiarato Trump.

Di recente il presidente statunitense aveva inviato segnali contraddittori sull’Ucraina, sospendendo anche le forniture di alcuni tipi di armi a Kiev.

Nelle scorse settimane la Russia ha intensificato i suoi attacchi aerei sull’Ucraina. Il 14 luglio il ministero della difesa russo ha inoltre rivendicato la conquista di due villaggi nella regione orientale di Donetsk e in quella sudorientale di Zaporižžja.