Il 25 giugno il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha affermato che le forze di sicurezza hanno sventato un tentativo di colpo di stato in cui è coinvolto un ecclesiastico, un’accusa respinta dall’opposizione, in un contesto di forti tensioni tra il governo e la chiesa apostolica.
Secondo il Comitato d’inchiesta armeno, al centro del presunto tentativo di colpo di stato ci sarebbe l’arcivescovo Bagrat Galstanyan.
L’anno scorso Galstanyan aveva guidato un movimento di protesta contro Pashinyan, accusato di aver ceduto dei territori all’Azerbaigian.
“Le forze di sicurezza hanno sventato un vasto piano, ordito da membri criminali del clero, per destabilizzare l’Armenia e prendere il potere”, ha dichiarato Pashinyan su Telegram.
“Sono in corso perquisizioni nelle abitazioni dell’arcivescovo Galstanyan e di una trentina di suoi collaboratori”, ha affermato il Comitato d’inchiesta.
Un video diffuso dal sito d’informazione News.am mostra Galstanyan che lascia la sua casa circondato da agenti mascherati, mentre i suoi sostenitori gridano: “Nikol è un traditore”.
Il deputato Garnik Danielian, considerato vicino all’arcivescovo, ha dichiarato alla stampa che “queste scene sono degne di un regime dittatoriale”.
Un altro politico d’opposizione, Ishkhan Saghatelyan, del partito nazionalista Dashnaktsutyun, ha riferito che la polizia ha perquisito anche membri della sua formazione.
Il 20 giugno alcuni esponenti dell’opposizione, appartenenti al partito Dashnaktsutyun e vicini a Galstanian, erano stati arrestati mentre Pashinyan era in visita ufficiale in Turchia, un nemico storico dell’Armenia.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’Armenia ha combattuto varie guerre con l’Azerbaigian per il controllo della regione contesa del Nagorno Karabakh, che è stata conquistata definitivamente da Baku nel settembre 2023.
La sconfitta militare ha però causato forti tensioni in Armenia.
Nel giugno 2024 Galstanian aveva guidato le proteste contro la cessione all’Azerbaigian di alcuni villaggi al confine, che Pashinyan aveva definito necessaria per evitare un nuovo conflitto.
Galstanian, che chiedeva le dimissioni di Pashinyan, si era perfino temporaneamente dimesso dalle sue funzioni religiose per candidarsi alla carica di primo ministro. Tuttavia, aveva poi fatto marcia indietro perché la sua doppia cittadinanza armena e canadese gli impediva di ricoprire la carica.
All’inizio di giugno Pashinyan ha invitato i fedeli della chiesa apostolica a rovesciare il suo capo Karekin II, accusandolo anche di avere una figlia segreta.