Poteva sembrare un ragazzo come gli altri, di quelli che si incontrano sull’autobus con gli occhi fissi sullo schermo del telefono. Ma nelle sue tasche, secondo i servizi segreti ucraini, c’erano le coordinate e le fotografie di obiettivi militari segreti, che era pronto a consegnare ai russi.
L’intelligence ucraina (Sbu) ha detto di averlo arrestato con l’accusa di spionaggio per conto di Mosca. Il nome del ragazzo non è stato reso pubblico a causa dell’età: ha sedici anni.
Le autorità ucraine sostengono che sia stato reclutato dai servizi di sicurezza federali russi (Fsb) attraverso l’app di messaggi Telegram, usata sempre più di frequente dagli agenti di Mosca per attirare i giovani promettendo soldi subito in cambio della loro collaborazione.
L’adolescente arrestato aveva il compito di scattare fotografie della posizione dei soldati ucraini e inviare le coordinate ai suoi reclutatori attraverso canali criptati dell’app. Ma l’Sbu era sulle sue tracce da tempo. Quando il ragazzo ha sollevato lo smartphone vicino a una struttura militare nella città di Dnipro, nell’Ucraina meridionale, è stato immediatamente arrestato.
Gli investigatori credono che le informazioni raccolte dall’adolescente sarebbero servite a guidare i missili o i droni russi, piombati a migliaia sulle città e sulle infrastrutture critiche in tutto il territorio ucraino negli ultimi mesi. Come i missili balistici che secondo le autorità regionali il 24 giugno hanno colpito la città di Dnipro, uccidendo venti persone e ferendone 170.
Il ragazzo è accusato di alto tradimento e rischia una condanna all’ergastolo.
Le autorità ucraine avvertono che non si tratta di un caso isolato, ma che rientra nella strategia della Russia per destabilizzare l’Ucraina dall’interno, arruolando ragazzi giovani e vulnerabili. La curiosità degli adolescenti diventa così uno strumento di spionaggio e sabotaggio.
Alti funzionari ucraini hanno rivelato al Financial Times che fuori dal tradizionale teatro di guerra la Russia cerca sistematicamente di attirare ragazzi e giovani adulti, compresi gli orfani o gli sfollati a causa del conflitto, chi è in difficoltà economiche o chi semplicemente vuole guadagnare qualcosa per comprare un nuovo iPhone.
Secondo le autorità ucraine, Mosca sta cercando di trasformare gli adolescenti ucraini in armi da usare contro loro stessi.
“Il nemico è aggressivo e commette diversi reati contro la sicurezza nazionale, a partire dal reclutamento dei nostri cittadini”, ha confermato il capo dell’Sbu, il generale Vasyl Maljuk.
Il ministero degli esteri russo non ha risposto alle richieste di un commento del Financial Times.
Il portavoce dell’Sbu Artem Dechtjarenko ha dichiarato al Financial Times che a partire dalla scorsa primavera i servizi ucraini hanno arrestato più di settecento persone con l’accusa di spionaggio, incendio doloso e coinvolgimento in attentati orchestrati dagli agenti russi. Circa un quarto di queste persone, più o meno 175, non aveva ancora compiuto diciott’anni.
La maggior parte dei reclutati ha portato a termine la sua missione volontariamente, ma alcuni sono stati convinti con l’inganno, ha sottolineato Dechtjarenko.
“I minorenni non possono prevedere le conseguenze delle loro azioni”, ha aggiunto il portavoce dell’Sbu, e questo li rende particolarmente vulnerabili.
Le conseguenze, in effetti, sono state molto gravi, in alcuni casi mortali. La campagna di reclutamento russa “è cominciata la scorsa primavera con incendi di vagoni e centraline elettriche lungo la ferrovia”, ha spiegato Dechtjarenko. “Poi hanno alzato il livello bruciando i centri di reclutamento militari”. All’inizio del 2025, infine, “hanno cominciato a usare gli ucraini come attentatori suicidi”.
Il problema è talmente serio da aver spinto le autorità ucraine a lanciare una campagna di sensibilizzazione nazionale. Gli avvisi vengono trasmessi attraverso i messaggi di testo sui telefoni, i manifesti nelle autostrade e gli annunci sui treni passeggeri. Un video realizzato per far crescere la consapevolezza tra i giovani spiega “ come non cadere in trappola ed essere sempre un passo avanti” all’Fsb.
Gli agenti dell’Sbu sono stati invitati nelle scuole per insegnare agli studenti come individuare i trucchi degli agenti russi. Lo slogan della campagna vorrebbe ribaltare la situazione ai danni di Mosca: “Non fregatevi da soli! Fregate il nemico!”
Secondo la polizia minorile ucraina, coinvolta nella campagna di sensibilizzazione, alla fine di maggio circa cinquanta adolescenti ucraini hanno riferito di essere stati vittime di tentativi di corruzione sulle app di messaggi.
Il reclutamento segue uno schema simile su diversi canali: un utente anonimo contatta i giovani su Telegram, Discord, WhatsApp o Viber con offerte per fare soldi subito e facilmente. Una volta stabilito il contatto, gli agenti russi forniscono coordinate e istruzioni, dal fotografare obiettivi militari o sistemi di contraerea al piazzare ordigni esplosivi o incendiare infrastrutture energetiche e centri di arruolamento dell’esercito. Le cifre promesse variano da cento a mille dollari.
Fino a dieci anni fa alcuni ucraini simpatizzavano ancora con i militari russi, ma oggi sono in pochissimi a sostenere il Russkij mir, il mondo russo. “E così i servizi segreti russi hanno cambiato metodo. Ora offrono denaro alla gente”, ha spiegato Dechtjarenko.
Mercoledì 25 giugno l’Sbu e la polizia ucraina hanno arrestato una ragazza di diciannove anni nella città nordorientale di Kharkiv con l’accusa di aver commesso un attentato su indicazioni di alcuni agenti russi.
Dopo essere stata contattata su Telegram, sostengono le autorità, la ragazza ha ricevuto istruzioni per costruire un ordigno artigianale. In seguito ha messo la bomba all’interno di uno scooter elettrico che è esploso vicino a una struttura dell’esercito ucraino. Lo scoppio ha ucciso un soldato e ne ha ferito un altro.
A marzo due ragazzi di 15 e 17 anni sono stati reclutati per fare un attentato in una stazione ferroviaria nella città occidentale di Ivano-Frankivsk. L’esplosivo nascosto nello zaino di uno dei due adolescenti, però, è stato innescato prima del tempo, trasformandoli in kamikaze involontari. Un ragazzo è morto, mentre l’altro è rimasto ferito insieme a due passanti.
A volte le spie russe reclutano gli ucraini proponendogli una quest, una sorta di caccia al tesoro molto popolare tra gli adolescenti.
A dicembre due amici di 15 e 16 anni sono stati intercettati a Charkiv mentre sorvegliavano alcune postazioni della difesa aerea e individuavano bersagli da incendiare e colpire con attacchi aerei. Entrambi erano convinti di partecipare a un gioco con una ricompensa in denaro per i vincitori, ha riferito l’Sbu.
“In base alle regole del ‘gioco’, gli adolescenti hanno ricevuto le coordinate dall’Fsb”, hanno spiegato gli agenti ucraini. “Il loro obiettivo era raggiungere una località specifica, scattare foto e video di alcune strutture e fornire una breve descrizione dell’area”.
Le informazioni raccolte sono state inviate a un agente dell’Fsb attraverso Telegram. Secondo l’Sbu “i russi le hanno usate per degli attacchi aerei su Charkiv”.
A giugno l’Sbu ha svelato una nuova tattica di reclutamento in cui gli agenti russi si presentano come funzionari ucraini e cercano di convincere i ragazzi a compiere atti di sabotaggio o hackeraggio per conto del loro paese.
Molti adolescenti accusati di spionaggio sono stati incriminati e saranno processati come fossero adulti, un aspetto che ha allarmato gli attivisti per la difesa dei diritti umani e gli esperti di diritto. In base alla legge marziale ucraina, le persone accusate di sabotaggio, terrorismo, collaborazione con il nemico e alto tradimento rischiano condanne molto pesanti, compreso l’ergastolo.
Secondo Yulia Gorbunova, ricercatrice dell’ong per la difesa dei diritti umani Human rights watch, le tutele speciali previste dalla legge per i minori sono valide anche in tempo di guerra e anche quando le loro azioni sono considerate una minaccia o sono sospettati di crimini contro la sicurezza nazionale.
“Quando c’è il sospetto che un adolescente abbia commesso un reato, le autorità sono obbligate a trattarlo rispettando gli standard della giustizia minorile, concentrandosi sulla riabilitazione e il reintegro”, spiega Gorbunova.
“La detenzione dei minori dovrebbe essere usata solo come ultima risorsa. Ai ragazzi e alle ragazze dev’essere garantita l’assistenza legale fin dal momento in cui è accertato che sono minorenni”.
I funzionari ucraini ribadiscono che gli accusati avranno diritto a un giusto processo e sono trattati con speciale riguardo. Dechtjarenko riferisce che ai minorenni accusati di tradimento è stato assegnato un avvocato. Per ora nessuno di loro è stato processato, ma alcuni procedimenti saranno avviati nei prossimi mesi.
L’opinione pubblica fa pressione sul governo per una risposta decisa alla minaccia crescente dei collaborazionisti, anche se si tratta di minorenni. “Per noi sono traditori”, ha ammesso Maljuk, il capo dell’Sbu.
(Traduzione di Andrea Sparacino)
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