A Vecāķi, località costiera della Lettonia, un bagnante affamato all’improvviso pensa di avere fatto qualcosa di sbagliato. La ragazza di Vegistop, un camioncino che vende cibo da strada, sta frugando in un piccolo portamonete per trovare il resto per l’hamburger, pagato con una banconota da dieci euro. Quando lui le chiede se va tutto bene, lei gli risponde: “Per noi è meglio se paga con la carta”.

Nelle repubbliche baltiche – Estonia, Lettonia e Lituania – il pagamento digitale si sta diffondendo ovunque. Lo conferma anche uno studio della banca centrale lettone: in media i lettoni fanno il 64 per cento delle loro transazioni senza contanti. I tedeschi, invece, nel 2019 hanno fatto il 73 per cento dei loro acquisti al dettaglio pagando in contanti. Solo ora, con la pandemia di covid-19, la Germania sta rivalutando i pagamenti digitali, ma è ancora lontana dai livelli dei paesi baltici, dove si può pagare con carta in ogni ristorante o bar.

Vilnius, Lituania, 22 marzo 2020 (Petras Malukas, Afp/Getty)

In questi stati il passaggio verso i pagamenti senza contanti, e soprattutto senza contatto, ha ricevuto una forte spinta. Secondo la banca centrale estone, il 38 per cento delle transazioni con carta nel secondo trimestre del 2020 è stato fatto usando la near-field communication (Nfc, comunicazione in prossimità), una tecnologia di ricetrasmissione che connette senza fili, senza contatto (contactless) e fino a un massimo di dieci centimetri di distanza. Nello stesso periodo dell’anno precedente, solo il 24 per cento dei pagamenti era avvenuto con tecnologia Nfc.

I cassieri dei supermercati reagiscono con un certo fastidio quando qualcuno paga in contanti, dice Liva Melbarzde, della camera di commercio tedesco-baltica di Riga. Anche se le banche centrali garantiscono che non c’è nessun rischio a usare banconote e monete, il contante è ormai considerato antigienico, spiega Melbarzde. Questo atteggiamento non sorprende: i popoli baltici, per via della loro riservatezza, tendono naturalmente a evitare il contatto fisico in pubblico. “Finita la storia dei due metri di distanza, potremo tornare ai nostri soliti cinque metri”, è la battuta che circola di questi tempi tra lettoni ed estoni. Ora sentono di essere nel giusto, visto che tra loro il numero di contagi è molto basso rispetto al resto d’Europa.

A Tallinn, la capitale dell’Estonia, nei mezzi di trasporto pubblici non ci sono distributori automatici di biglietti. Ad accoglierli sui tram ci sono dei validatori arancioni su cui bisogna passare un bancomat o una carta di credito contactless. Di recente è stata addirittura eliminata la possibilità di comprare un biglietto cartaceo dall’autista, anche per motivi ecologici.

A Tallinn il contante è considerato complicato e costoso. Secondo l’amministrazione comunale, nel 2019 raccogliere i soldi dai distributori di autobus e tram è costato 175mila euro. Ma la digitalizzazione completa dei biglietti disorienta i turisti, che prima del covid-19 erano numerosi. Molti finivano per viaggiare involontariamente senza biglietto. Così il comune ha deciso di ripristinare i distributori automatici all’aeroporto, nelle due stazioni degli autobus e al porto.

Transazioni immobiliari

La scomparsa dei contanti non riguarda solo i consumi quotidiani. Nel 2019 il parlamento lettone li ha vietati nelle transazioni immobiliari. In origine, il governo di Riga voleva vietare tutte le transazioni in contanti superiori a 1.500 euro. Ma non è riuscito a far approvare il provvedimento, a causa soprattutto di un certo scetticismo nelle aree rurali. Così è rimasto il tetto massimo di 7.200 euro.

Nei paesi baltici ci sono ancora posti dove si può pagare solo in contanti. Per esempio, al mercato centrale di Riga. “Le persone sanno che qui servono i contanti”, dice Melbarzde. Oppure nella località turistica di Sigulda. Lì i più temerari possono correre sulla pista da bob costruita in epoca sovietica anche d’estate, su ruote, raggiungendo i 120 chilometri all’ora. Ma prima di salire nel bob a quattro, bisogna dare dieci euro all’impiegato della pista. Se non hai delle banconote, devi fare una bella passeggiata per arrivare al primo bancomat. ◆ nv

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Questo articolo è uscito sul numero 1378 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati