Caravaggio era un genio. I suoi chiaroscuri, i suoi personaggi così reali e palpitanti popolano da secoli il nostro immaginario. Ma la vita terrena di Caravaggio è stata piena di giravolte, in certi casi anche violente, non semplici da raccontare ai ragazzi. Costantino D’Orazio, storico dell’arte e scrittore, ci riesce benissimo tenendo insieme la biografia e l’arte pittorica di Caravaggio. Il suo Mistero Caravaggio parla degli anni in cui il pittore è in fuga dopo aver commesso un omicidio ed essere caduto in disgrazia presso il papato. Sono anni difficili che D’Orazio racconta con serietà, ma senza mai perdere la tenerezza. Così riesce a far percepire ai suoi giovani lettori la grandezza di questo genio sregolato a cui non piacevano le imposizioni dei nobili e del clero che però gli davano lavoro. In fondo i suoi capolavori scaturiscono dalla sua ribellione al sistema, la sua grandezza è tutta nella possibilità di liberare l’arte dalla contingenza. E se le luci in Caravaggio sono parte del gioco, lo sono anche le ombre. Oltre al carattere ribelle aveva anche la capacità di mettersi nei guai come pochi. Un libro importante quello di D’Orazio, che mostra l’uomo dietro il pittore. Un modo nuovo di studiare la storia dell’arte.
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Questo articolo è uscito sul numero 1411 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati