L’instancabile Paavo Järvi ci presenta l’interessante combinazione di due opere dagli stili diversi ispirate dal dramma simbolista di Maurice Maeterlinck Pelléas et Méli­sande: quelle di Arnold Schönberg e di Gabriel Fauré. Il lavoro dell’austriaco è un poema sinfonico scritto nel 1903, quattro anni dopo La notte trasfigurata, quello del francese è musica di scena composta nel 1898 per una messa in scena teatrale dell’opera. L’ampia partitura di Schönberg, con una carica drammatica ed evidenti risonanze post-wagneriane, crea un curioso contrasto con quella di Fauré, concentrata sull’aspetto poetico dalla straripante emotività. Il maestro estone interpreta entrambi in modo straordinario alla guida della magnifica orchestra sinfonica della radio di Francoforte. Cattura il flusso drammatico della partitura di Schönberg con maestria e rende con intensità la sezione finale. Ci riesce anche con Fauré, reso con eleganza e sensibilità. La solenne tristezza del brano finale è l’esempio perfetto di questa interpretazione esemplare.
Rafael Ortega Basagoiti, Scherzo

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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati