Pablo Heras-Casado e l’orchestra barocca di Friburgo proseguono la loro affascinante esplorazione nell’universo del primo romanticismo, svelando le possibilità espressive e timbriche di strumenti e pratiche storicamente informate in questo repertorio. Pochi ensemble con strumenti antichi vantano la varietà di colori e la flessibilità di questa formazione, ormai abituata ad abbandonare la sua comfort zone barocca e adattare il suo suono alle più grandi densità romantiche, soprattutto quando lavora con il direttore spagnolo. Il risultato è una registrazione brillante, ricca di sfumature e colori. L’agilità e la qualità del suono balzano all’orecchio nello Scherzo, eseguito con un ritmo fermo e ben definito, con fiati superbi (soprattutto i flauti) dai timbri rotondi e caldi. La Marcia degli elfi emerge scintillante, mentre l’Intermezzo si dispiega come un incessante flusso e riflusso d’intensità mutevole. I corni sono brillanti e impeccabili nel Notturno, eseguito senza inutili rallentamenti. Anche il coro della Rias è impeccabile.
Andrés Moreno Mengíbar, Scherzo

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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati