Falso. Può sembrare controintuitivo ma secondo alcuni studi bere un caffè prima di fare un sonnellino è una strategia utile per migliorare ancora di più la concentrazione per il resto della giornata. In inglese si chiama coffee nap e in alcuni paesi non è un’abitudine così strana. “Fare un riposino dopo pranzo aiuta a combattere la stanchezza, come anche assumere caffeina. Se li combiniamo insieme possiamo ottenere un effetto maggiore”, afferma Seiji Nishino, neuroscienziato giapponese specializzato in scienze comportamentali e medicina del sonno all’università di Stanford, negli Stati Uniti. La caffeina impiega circa 20-30 minuti per entrare nel circolo sanguigno e fare effetto, più o meno la durata ideale di un riposino. “Se dormiamo più di 30 minuti o un’ora entriamo in un sonno profondo”, afferma Nishino. Ma un sonno più breve offre il vantaggio di una ricarica mentale senza la sensazione di stordimento al risveglio. “Questi studi presentano alcuni limiti”, dice Nora Volkow, direttrice del National institute on drug abuse presso gli statunitensi National institutes of health. “Le persone anziane o con disturbi del sonno potrebbero non riscontrare gli stessi benefici”. Ci sono differenze individuali da considerare. In definitiva “dipende dalla persona e dalla situazione”, afferma Nishino. National Geographic
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Questo articolo è uscito sul numero 1634 di Internazionale, a pagina 115. Compra questo numero | Abbonati