“La strada per il Ruanda. Gli Stati Uniti riusciranno dove il Regno Unito ha fallito?”, titola il settimanale The East African. “I funzionari dell’amministrazione Trump stanno corteggiando il governo di Kigali affinché accetti i migranti espulsi dagli Stati Uniti. L’accordo richiama alla mente il tentativo fallito di Londra di mettere in atto un accordo simile”. Nel 2022 il Ruanda aveva firmato un patto con il Regno Unito in cui s’impegnava ad accettare sul suo territorio migliaia di richiedenti asilo che il governo britannico non voleva accogliere. L’accordo, per cui Londra ha speso 280 milioni di euro e che ha scatenato le dure proteste delle organizzazioni per i diritti umani, è stato bloccato dai tribunali britannici e poi cancellato dal governo laburista di Keir Starmer nel 2024. La rinnovata disponibilità di Kigali ad accogliere i migranti respinti dai paesi occidentali è stata confermata dal ministro degli esteri Olivier Nduhungirehe in un’intervista la sera del 4 maggio. Ma restano i dubbi sul fatto se il Ruanda sia davvero un paese sicuro per i migranti, viste le numerose denunce di violazioni dei diritti umani. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1613 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati