Le cuspidi appuntite sul bordo dei petali nascono da un meccanismo di “incompatibilità” geometrica mai osservato prima in natura, che apre nuove prospettive nello studio della morfogenesi vegetale. Secondo il modello classico della geometria di Gauss, le forme ondulate delle foglie derivano da tensioni che emergono quando la crescita del tessuto entra in conflitto con i vincoli fisici. Ma secondo i fisici dell’università di Gerusalemme, la rosa seguirebbe un altro tipo di frustrazione meccanica, noto come incompatibilità di Mainardi-Codazzi-Peterson. Attraverso modelli teorici, simulazioni ed esperimenti su fogli di plastica flessibile, hanno visto che la tensione si concentra in punti localizzati, dando origine ad alternanze di segmenti curvi e punte affilate. Non è ancora chiaro se questa modalità di crescita offra dei vantaggi per il fiore, come attirare più impollinatori, ma potrebbe ispirare nuove soluzioni nel campo dell’ingegneria dei materiali. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1613 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati