I colpi sparati alla schiena di Jacob Blake dagli agenti di Kenosha, in Wisconsin, due giorni dopo l’uccisione di Trayford Pellerin da parte dei loro colleghi di Lafayette, in Lousiana, dovrebbero far ricredere chiunque pensi ancora che l’uso eccessivo della forza nei confronti dei neri sia un problema sopravvalutato o che la resa dei conti degli Stati Uniti con il razzismo e la violenza della polizia sarà rapida. Blake dovrebbe sopravvivere, anche se probabilmente resterà paralizzato. Ma il fatto che per una volta l’uso delle armi da fuoco da parte degli agenti non abbia causato vittime non è una notizia positiva né un passo avanti. È solo un altro colpo all’idea che la polizia tratti tutti gli statunitensi allo stesso modo.
È possibile che Pellerin avesse un coltello. È anche possibile che gli agenti abbiano visto qualcosa nell’auto di Blake e abbiano avuto paura. Ma è difficile credere che in entrambi i casi la risposta migliore fosse l’uso letale della forza. La polizia di Lafayette ha cominciato a portare videocamere sulla divisa nel 2016, ma non è chiaro se esista un video della morte di Pellerin. Gli agenti di Kenosha non portavano videocamere. Il video dell’incidente è stato girato da un passante, e si è diffuso rapidamente, suscitando violente proteste. Se gli agenti avessero avuto le videocamere sarebbe stato possibile contestualizzare meglio le loro azioni, e forse la consapevolezza di essere ripresi li avrebbe spinti ad agire diversamente.
Le videocamere potrebbero diventare obbligatorie in base a una proposta di legge per imporre a tutte le forze dell’ordine statunitensi una serie di norme per ridurre la violenza. Molti attivisti che hanno protestato dopo l’omicidio di George Floyd il 25 maggio sostengono che non sono le videocamere a fare la differenza, e chiedono una forte riduzione o addirittura l’abolizione della polizia. Ma questa non è una soluzione praticabile in tempi brevi. In ogni caso è inaccettabile che la proposta di legge, approvata dalla camera (controllata dai democratici), non sia stata ancora esaminata dal senato (controllato dai repubblicani). La legge non basterebbe a cancellare il razzismo strutturale né a cambiare radicalmente la cultura della polizia. Ma le riforme che contiene sarebbero fondamentali per riconoscere i problemi e avviare il cambiamento. Intanto le ferite inferte allo spirito del paese, e ai corpi dei neri, restano aperte. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1373 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati