Il 6 novembre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha revocato le sanzioni contro il presidente ad interim siriano Ahmed al Sharaa, che la prossima settimana effettuerà una storica visita alla Casa Bianca.
La risoluzione, presentata dagli Stati Uniti e approvata con 14 voti a favore e un’astensione (Cina), ha rimosso Al Sharaa e il ministro dell’interno Anas Khattab dalla lista degli individui e delle entità legati ai gruppi jihadisti Stato islamico e Al Qaeda, e soggetti quindi a divieti di viaggio, congelamento dei beni ed embargo sulle armi.
Il testo salutava l’impegno delle nuove autorità siriane, arrivate al potere dopo aver deposto il regime di Bashar al Assad, “nel combattere il terrorismo”.
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“Adottando la risoluzione il Consiglio di sicurezza ha inviato un segnale forte e riconosciuto che la Siria è entrata in una nuova era”, ha dichiarato l’ambasciatore statunitense Mike Waltz.
“Il nuovo governo siriano sta lavorando duramente per rispettare i suoi impegni in materia di lotta al terrorismo e al traffico di droga, distruzione delle armi chimiche e promozione della sicurezza regionale”, ha aggiunto.
Il ministro degli esteri siriano Asaad al Shaibani ha espresso sul social network X la sua gratitudine agli Stati Uniti e agli altri paesi amici, sottolineando che la votazione “riflette la crescente fiducia della comunità internazionale nella leadership del presidente Al Sharaa”.
Negli anni della guerra civile in Siria, scoppiata nel 2011, il Consiglio di sicurezza era rimasto paralizzato sulla questione siriana, con la Russia che ricorreva al suo diritto di veto per proteggere il regime di Assad.
Il 6 novembre anche la Russia ha votato a favore della risoluzione, mentre la Cina si è astenuta, esprimendo preoccupazione per “la presenza di terroristi stranieri che potrebbero approfittare della fragile situazione della sicurezza in Siria”.
Le forze ribelli guidate da Al Sharaa, dominate dal gruppo Hayat Tahrir al Sham (Hts), avevano deposto il regime di Assad nel dicembre 2024.
L’attuale presidente ad interim era finito nella lista nera delle Nazioni Unite nel 2013 in quanto leader dell’Hts, un gruppo oggi sciolto, ma noto in precedenza come Fronte al Nusra, l’ex branca di Al Qaeda in Siria. Tuttavia, nel 2016 Hts aveva rotto i legami con il gruppo jihadista.
Il 10 novembre Al Sharaa diventerà il primo capo di stato siriano a essere ricevuto alla Casa Bianca.