La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato il 13 luglio che Bruxelles non risponderà immediatamente ai dazi statunitensi sull’acciaio e l’alluminio nella speranza di raggiungere un accordo che eviti l’imposizione di dazi più consistenti, del 30 per cento, su tutti i prodotti esportati negli Stati Uniti.
Il 12 luglio il presidente statunitense Donald Trump aveva infatti annunciato che a partire dal 1 agosto avrebbe imposto dazi generalizzati del 30 per cento su tutti i prodotti importati dall’Unione europea.
“Gli Stati Uniti ci hanno inviato una lettera in cui affermano che i dazi entreranno in vigore a meno che non si trovi una soluzione negoziata. È per questo che abbiamo deciso di sospendere le nostre contromisure fino al mese prossimo”, ha dichiarato Von der Leyen alla stampa.
La risposta europea ai dazi statunitensi sull’acciaio e l’alluminio sarebbe dovuta entrare in vigore nella notte tra il 14 e il 15 luglio.
“Allo stesso tempo continueremo a lavorare ai nostri dazi di risposta per essere pronti a qualunque evenienza”, ha aggiunto Von der Leyen.
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Bruxelles aveva messo a punto dazi sui prodotti statunitensi per un valore di circa 21 miliardi di euro, in risposta a quelli del 25 per cento imposti da Trump all’inizio del 2025 sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Tuttavia, ad aprile aveva sospeso le misure per favorire i negoziati su un accordo commerciale più ampio con l’amministrazione Trump.
Il 14 luglio i ministri del commercio dell’Unione europea si riuniranno a Bruxelles per discutere della situazione.
Il ministro delle finanze tedesco Lars Klingbeil ha affermato il 13 luglio sul quotidiano Süddeutsche Zeitung che in caso di fallimento dei negoziati l’Unione europea “dovrà adottare delle contromisure forti per proteggere le imprese e i lavoratori europei”.
La presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni ha invece messo in guardia dalla prospettiva di una “guerra commerciale interna all’occidente”, mentre l’opposizione l’ha accusata di mancanza di fermezza nei confronti di Washington.
La sera del 12 luglio il presidente francese Emmanuel Macron aveva invitato la Commissione europea a “difendere con determinazione gli interessi europei, mettendo a punto contromisure efficaci in tempi rapidi”.
Dal suo ritorno alla Casa Bianca a gennaio Trump ha imposto dazi su alleati e rivali, destabilizzando i mercati finanziari e alimentando i timori di un rallentamento economico globale.
Finora Washington ha concluso accordi commerciali solo con il Regno Unito e il Vietnam, oltre ad aver raggiunto un’intesa temporanea con la Cina.