Almeno 57 soldati colombiani sono stati “sequestrati” il 22 giugno dagli abitanti di una zona del sudovest del paese in cui sono attivi gruppi ribelli, ha riferito un alto ufficiale dell’esercito.
Un primo gruppo di soldati era già caduto nelle mani dei civili il 21 giugno mentre conduceva un’operazione a El Tambo, nell’area del canyon del Micay.
Il 22 giugno un secondo gruppo, diretto a El Plateado, nella stessa regione, è stato sequestrato da “circa duecento persone”, ha affermato in un video pubblicato sui social network il generale di brigata Federico Alberto Mejía.
Iscriviti a Sudamericana |
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Sudamericana
|
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
“Al momento quattro sottufficiali e 53 soldati sono ancora in cattività”, ha dichiarato.
“Si tratta di sequestro di persona”, ha aggiunto, sottolineando che gli abitanti della zona sono stati infiltrati dai guerriglieri.
Secondo l’esercito, gli abitanti hanno agito per conto dello Stato maggiore centrale (Emc), la principale fazione dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), un gruppe ribelle che nel 2016 ha firmato un accordo di pace con il governo.
Episodi di questo tipo sono piuttosto frequenti in alcune aree della Colombia.
Da mesi l’esercito sta cercando di raggiungere un’area isolata del canyon del Micay, noto per la produzione di cocaina.
A marzo 29 soldati e poliziotti erano stati sequestrati per due giorni.
La Colombia sta attraversando la peggiore crisi degli ultimi dieci anni, con il leader dell’Emc che ha lasciato il tavolo dei negoziati con il governo e violenze in varie zone del paese.