Il 15 maggio le delegazioni di Ucraina e Russia dovrebbero partecipare in Turchia ai primi colloqui diretti dalla primavera del 2022, ai quali il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di sottrarsi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj aveva più volte sfidato Putin a partecipare, assicurando che sarebbe stato pronto a incontrarlo.
Ma il nome di Putin non figura nell’elenco dei partecipanti presentato la sera del 14 maggio dal Cremlino, che fino a quel momento aveva tenuto nascosta la composizione della sua delegazione.
L’Ucraina non ha ancora annunciato la composizione della sua delegazione.
In assenza di Putin, la partecipazione di Zelenskyj è improbabile. Il presidente ucraino prenderà una decisione dopo aver incontrato il suo collega turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara.
Il presidente statunitense Donald Trump, che da mesi sta spingendo per un accordo tra Kiev e Mosca, aveva evocato il 14 maggio la possibilità di andare in Turchia se Putin avesse fatto lo stesso.
Ma la delegazione russa sarà composta dal consigliere presidenziale Vladimir Medinski, dal viceministro degli esteri Mikhail Galuzin e dal viceministro della difesa Aleksandr Fomin.
Medinski aveva già partecipato nella primavera del 2022 ai primi infruttuosi colloqui tra Kiev e Mosca.
Il segretario di stato statunitense Marco Rubio è atteso in Turchia solo il 16 maggio, e non si può quindi escludere che i colloqui siano rimandati a domani.
L’Ucraina e la Russia continuano a manifestare pubblicamente posizioni difficilmente conciliabili.
Kiev chiede il ritiro dell’esercito russo dal suo territorio e solide garanzie di sicurezza.
Mosca vuole invece che Kiev rinunci ufficialmente a entrare nella Nato e alla sovranità su cinque regioni, tra cui la Crimea.