Aprile è stato un mese dedicato a Giovanni Ticci, tra i disegnatori storici di Tex, per le produzioni da edicola di Bonelli: nella collana monografica Le storie è uscita la riedizione di Il grande Judok, un fumetto di fantascienza del 1968 sceneggiato da Gianluigi Bonelli (il creatore letterario di Tex). La collana Tex Nuova ristampa sta invece ripresentando una lunga avventura di Tex scritta dall’attuale curatore Mauro Boselli (dal numero 466 di marzo al 469 di maggio) dove la gestualità dei personaggi e la gestualità del segno grafico di Ticci si fanno una cosa sola, inscindibile, un vortice praticamente continuo. Ticci è più misurato invece nell’episodio canadese I demoni del nord, completamente a colori concepito per il numero 600 e ripresentato nella collana TuttoTex. Una suggestiva lettura notturna con alcuni momenti impressionanti e altri sorprendenti, come quando gli indiani sbucano da luoghi inaspettati e il segno di Ticci esprime tutta la sua forza. Un racconto selvaggio e sociale, anticonformista e umanistico: una tribù di nativi fanatica finisce per far unire le altre, quelle ormai quasi del tutto indebolite dalla frequentazione dei bianchi e quelle rimaste indipendenti, fiere ma aliene alla crudeltà. Morale: anche il male più nero produce del bene. Soprattutto se contribuisce a estirparlo il Texas ranger Tex Willer, nonché capo navajo Aquila della Notte.

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Questo articolo è uscito sul numero 1406 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati