Volendo sintetizzare la vicenda in poche parole, si può dire più o meno così: la saga della GameStop è un’assurda mania per un titolo azionario, nata dalla noia da pandemia e dalla paura di perdere un’occasione unica; è alimentata da un astuto piano di vendetta ordito su Reddit per colpire alcuni hedge fund, colpevoli di aver fatto una scommessa sconsiderata contro un’azienda in difficoltà; tutto finirà con molte persone che perderanno enormi quantità di denaro. Tutto chiaro?
Forse no. Cominciamo dall’inizio. Il valore delle azioni della GameStop, una catena di negozi di videogiochi da tempo in crisi, è passato da 40 a 400 dollari in pochi giorni, creando milionari nel giro di qualche ora e facendo evaporare miliardi di dollari di scommesse contro l’azienda piazzate da grandi investitori. Nel 2019 la GameStop aveva perso quasi 500 milioni di dollari e nel 2020 la pandemia ha provocato la chiusura di molti suoi negozi, riducendo drasticamente le entrate. Per questo i grandi investitori come gli hedge fund hanno scommesso sulla perdita di valore delle sue azioni, usando una procedura nota come vendita allo scoperto (si prendono in prestito delle azioni, pagando un interesse, e si vendono con l’impegno di ricomprarle entro un certo termine, scommettendo che nel frattempo il valore del titolo diminuirà). A seconda dei punti di vista, questi investitori sono eroi del capitalismo che individuano i settori e le aziende sull’orlo del collasso o malvagi corrotti che prendono di mira aziende vulnerabili. La GameStop è da tempo uno dei loro obiettivi preferiti. Secondo gli analisti, l’azienda è stata la seconda più colpita dalle vendite allo scoperto tra le seimila società quotate alla New York stock exchange e al Nasdaq. Se le azioni della GameStop avessero continuato a perdere valore, come facevano costantemente dal 2013, i fondi che avevano scommesso contro l’azienda sarebbero diventati ancora più ricchi.
Molta gente è ansiosa di sposare una causa per quindici minuti di celebrità
Le cose, però, sono andate diversamente. Da tempo alcuni utenti di Reddit, guidati da un trader conosciuto su YouTube come Roaring Kitty (Gattino Ruggente), tenevano d’occhio la GameStop sperando di fare un’operazione. Hanno preparato un piano per comprare le azioni dell’azienda e farne salire il prezzo, punendo in questo modo gli hedge fund e costringendoli a salvare il salvabile. Per contenere le perdite, i fondi hanno comprato le azioni, innescando così un’ulteriore crescita del titolo. Questo procedimento è chiamato short squeeze e sembra aver permesso agli utenti di Reddit di raggiungere due scopi: beffare gli hedge fund e fare un bel po’ di soldi. Il fondo d’investimento Melvin Capital Management ha perso almeno due miliardi di dollari, mentre Roaring Kitty avrebbe guadagnato più di tredici milioni. Intorno a tutto questo c’è la frenesia degli investitori, esplosa quando la vicenda della GameStop è diventata virale. Il titolo dell’azienda è stato tra i più scambiati nel mondo, con un volume quotidiano di operazioni pari a venti miliardi di dollari.
Noia da pandemia
Questa tempesta perfetta è stata creata da uno scontro affascinante – gli utenti di Reddit contro i professionisti di Wall street – e dal successo di siti come Robinhood, che permettono di giocare in borsa senza commissioni e hanno trasformato la noia da pandemia in una gigantesca speculazione. Considerando l’enorme quantità di denaro in ballo, è evidente che nella mischia si sono lanciati anche molti grandi investitori e milionari appassionati di borsa, superando la narrativa semplicistica del Davide contro Golia. Tra l’altro, ora che le azioni della GameStop cominciano a dare segni di cedimento, tutto lascia pensare che Davide abbia perso. Questa rivolta populista potrebbe rivelarsi una bolla disastrosa, in cui il sogno idilliaco della finanza democratizzata viene prima sbandierato e poi fatto sparire.
In ogni caso suddividere la saga della GameStop in questi quattro componenti – l’azienda, le vendite allo scoperto, l’esercito di Reddit e la successiva agitazione generale – ci aiuta a separare gli aspetti della vicenda sorprendentemente tradizionali da quelli che sono sorprendenti e basta. “Più vivi in questo ambiente e più capisci che rischi simili sono sempre esistiti”, sottolinea Michael Cembalest, della Jp Morgan Asset Management. In borsa ci sono sempre state le manie improvvise e lo stesso vale per gli short squeeze. In questo caso, semplicemente, gli hedge fund hanno fatto una scommessa stupida e hanno avuto ciò che meritavano. Di solito chi fa vendite allo scoperto individua aziende che sembrano in salute ma in realtà nascondono un punto debole. Per ottenere il risultato sperato bisogna agire quando il titolo ha un valore alto e poi aspettare che il mercato scopra la debolezza. La GameStop era in difficoltà da tempo: tra il 2013 e il 2019 il valore delle sue azioni era passato da 56 a 5 dollari. In sostanza i venditori allo scoperto hanno scommesso che un’azienda già considerata “tremenda” dovesse essere valutata come “davvero tremenda”. Far partire una scommessa al ribasso su un titolo che vale 5 dollari e ha già perso il 95 per cento del suo valore è molto pericoloso, per il semplice motivo che non esistono molti numeri inferiori a 5. Inoltre le aziende che si trovano nella situazione della GameStop possono sempre provare a riorganizzare la loro attività, chiudere e vendere le proprietà immobiliari.
Le novità qui sono Reddit e Robinhood. Le operazioni sulla GameStop hanno travolto il mondo grazie a due aspetti in cui internet non ha rivali. Il primo è che la rete ha la tendenza a creare sette con grandi ambizioni, nel bene e nel male. Decine di milioni di statunitensi sono apparentemente ansiosi di sposare una causa per quindici minuti di celebrità, e non sempre è chiaro fin dall’inizio quali cause siano sicure e virtuose e quali no. Secondo, internet democratizza l’accesso all’informazione e alla comunicazione, anche in questo caso nel bene e nel male. “È un fenomeno nuovo, in cui i piccoli investitori agiscono come un corpo unico con l’aiuto della tecnologia”, ha dichiarato l’investitore Jim Paulsen. Tutto bene, se non fosse che la democratizzazione della finanza è una rosa con diverse spine. Le azioni della GameStop sono schizzate alle stelle, solo che l’hanno fatto non in base a fattori economici, ma in proporzione al numero di persone che seguivano la vicenda. Forse l’unica conseguenza a lungo termine del fiasco della GameStop è che gli hedge fund ci penseranno due volte prima di prendere di mira aziende chiaramente in difficoltà, mentre i piccoli investitori impareranno che le manie in borsa spariscono con la stessa rapidità con cui nascono. Magari in futuro ricorderemo che la stupida avidità di alcuni hedge fund ha involontariamente trasformato in milionari diversi utenti di Robinhood, mentre molte altre persone arrivate tardi hanno perso tutti i loro risparmi.
◆ L’ondata di acquisti che ha fatto schizzare il titolo della GameStop non è stata un caso isolato. I piccoli investitori online si sono concentrati anche su altre aziende, come l’Amc Entertainment e la BlackBerry. Un altro obiettivo è stata la quotazione dell’argento. Il 1 febbraio il prezzo del metallo prezioso è aumentato all’improvviso del 10 per cento, superando i 30 dollari all’oncia. Il giorno successivo, però, il prezzo è tornato a scendere dopo che la Chicago Mercantile Exchange, la principale borsa mondiale per i prodotti finanziari derivati, ha deciso di applicare requisiti finanziari più alti per fare alcune operazioni. Il 28 gennaio Robinhood e altri siti di trading online avevano bloccato gli acquisti di titoli come quelli della GameStop, ma hanno poi ritirato la misura, soprattutto in seguito alle accuse, come quelle della deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, di penalizzare i piccoli investitori a favore dei grandi fondi. Financial Times
Ma per qualche motivo sento che siamo all’inizio di qualcosa di singolare. Per una settimana internet è stata invasa da opinioni che cercavano di riassumere la saga in un tweet. Anthony Scaramucci, investitore ed ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, ha definito la storia della GameStop la “rivoluzione francese della finanza”, con un esercito d’investitori spericolati impegnati in una rivolta morale. Altri temevano che la bolla della GameStop si stesse trasformando in uno schema Ponzi collettivizzato, in cui persone ingenue attirate da guadagni enormi rischiavano di perdere tutti i loro soldi quando il mercato avesse corretto l’errore. Considerando che le azioni della GameStop cominciano a crollare, entrambe queste visioni potrebbero essere giuste. D’altronde quando la rivoluzione francese finì, molti tra i suoi sostenitori più entusiasti avevano perso assai più di un braccio o di una gamba. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1395 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati