Sto con un uomo separato che ha due figli in età scolare. Nonostante molti tentativi di mediazione la sua ex moglie fa ostruzionismo a tutti i livelli, ostacolando anche – la parte peggiore – il suo rapporto con i figli. C’è qualche possibilità che prima o poi si stanchi di fare la guerra? E se non si stanca, qual è il modo migliore per affrontare tutto questo? –S.

Nella tua domanda hai scritto “la parte peggiore”. Quando parlo in sostegno del matrimonio egualitario dico sempre che, per le coppie dello stesso sesso, il diritto a sposarsi vale quanto quello a poter divorziare: l’insieme di sentimenti negativi che possono scaturire da una separazione – la rabbia, il senso di abbandono, la nostalgia, la gelosia – mettono le persone a durissima prova e a volte fanno uscire la loro parte peggiore. La legge serve a imbrigliare questa massa di emozioni in una tutela legale e a evitare il peggio. Ma una grande parte dello sforzo per rendere civile una separazione passa dalle persone e quella parte peggiore può fare grossi danni, soprattutto ai bambini. Mi auguro che il dolore e la rabbia dell’ex moglie del tuo compagno si affievoliscano e che la vostra famiglia allargata trovi un equilibrio sano. Ma non è detto che succeda o che succeda in tempi brevi, quindi a te e al tuo compagno spetta il delicato compito di essere felici nonostante questo. Ciò che potete fare nel frattempo è rendere casa vostra un porto sicuro per i suoi figli. Non importa se ci passano meno tempo del dovuto: fate in modo che quando sono con voi sentano la vostra serenità e la vostra protezione.
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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati