Una coppia di mamme nella scuola di amici ha chiesto di eliminare il simbolo maschio e femmina dalle porte dei bagni. Non è meglio avere bagni diversi, visto che le bambine si siedono su tavolette bagnate dall’urina di bimbi che non riescono ancora a gestire il getto? –Martina

Secondo una ricerca condotta da Yougov.uk, il paese dove gli uomini fanno più spesso la pipì seduti è la Germania, con il 40 per cento di loro che si siede sempre e un ulteriore 22 per cento che lo fa quasi sempre. Gli altri paesi in cima alla classifica sono i soliti noti del senso civico: Svezia, Danimarca, Canada (in Italia, per chi se lo chiedesse, gli uomini che urinano seduti sempre o quasi sono uno su tre). In fondo alla classifica ci sono Singapore, la Polonia e il Messico. Possibile che il dato sugli uomini che urinano seduti sia un indicatore della parità di genere? Ironicamente la Germania, dove si siede più di un uomo su due, è anche l’unico paese ad avere una parola per indicare un maschio che fa pipì seduto: Sitzpinkler , che in passato si usava anche per indicare un uomo debole o effeminato. La discriminazione di genere si può nascondere ovunque, perfino nella tavoletta del water. Invece di imporre una divisione tra maschi e femmine, che poi diventa un’anticamera del maschilismo, mi sembra più interessante insegnare ai maschi che va bene fare la pipì seduti, che quando si sta in piedi bisogna alzare la tavoletta e che se la pipì va fuori dal vaso bisogna pulire. Per predisporli a un mondo dove donne e uomini possono occupare gli stessi spazi, e avere gli stessi diritti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1554 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati