È la seconda volta in pochi mesi che sento di amici che hanno a che fare con figli trans. Questi casi sono davvero in aumento? O si tratta solo di una moda? –Andrea

Secondo uno studio dell’università della California pubblicato nel 2022, il numero degli adolescenti trans è raddoppiato negli ultimi anni. In particolare i ragazzi e le ragazze fra i tredici e i diciassette anni che negli Stati Uniti si identificano come trans sono l’1,3 per cento. Ma nessun segnale indica che essere trans sia diventato socialmente desiderabile. Una ricerca pubblicata l’anno scorso sulla rivista Pediatrics, per esempio, indica che il 45 per cento dei ragazzi e delle ragazze trans è stato vittima di bullismo, contro il 17 per cento dei coetani etero e cisgender. I motivi di questa esplosione di casi potrebbero essere altri. Per esempio il fatto che oggi essere trans non comporta più necessariamente l’assunzione di ormoni o interventi chirurgici perché molte persone compiono la loro transizione senza voler adattare il corpo al genere a cui sentono di appartenere. E poi c’è una questione di maggiore consapevolezza sociale. Karen Berg, una senatrice del Kentucky, ha fatto un paragone che trovo molto appropriato: “Il motivo per cui oggi si sente parlare di giovani trans molto più di quindici anni fa è lo stesso per cui, nei primi anni cinquanta, quando abbiamo smesso di obbligare i bambini a scrivere con la mano destra, c’è stata un’esplosione di mancini, che poi ha raggiunto un picco e si è stabilizzata. Non è che li abbiamo spinti a diventare mancini: lo erano già, i mancini esistevano già, e noi finalmente li abbiamo lasciati esistere”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati