Lunedì ricomincia la scuola e anche se abbiamo tutti aspettato questo momento, ora comincio a essere nervoso. Che consigli ci dai per ripartire più tranquilli possibile?
–Antonio

L’altro giorno dicevo al mio compagno che secondo me c’è una fetta di persone che, con la fine dell’estate e la risalita di casi di covid, in fondo spera in un altro lockdown . “Certo, per esempio io”, si è intromessa mia figlia. “È stato uno dei periodi più belli della mia vita”. Più che nervosa direi che mia figlia è praticamente in lutto per il ritorno a scuola, ma a terrorizzarla non è la pandemia quanto l’idea di doversi di nuovo svegliare quando è ancora buio. Per noi genitori le paure sono più profonde, ma dobbiamo tenere a bada l’agitazione e trasmettere ai figli solo la necessità di abituarsi alle nuove misure contro il contagio. A mio figlio piccolo, che sta per cominciare la quarta elementare, ho ricordato di quando in classe giravano i pidocchi: “Per non prenderli dovevi essere attentissimo a non stare appiccicato ai compagni e soprattutto non sgarrare neanche una volta. Con il covid è la stessa idea: bisogna seguire una serie di accorgimenti facili ma importanti, e non dimenticarsene mai”. Mio figlio mi ha guardato con orrore e mi ha chiesto: “Papà, non mi dire che in classe ci sono di nuovo i pidocchi!”. Anche in questo caso pare che il panico sia rivolto ad altro.
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Questo articolo è uscito sul numero 1375 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati