Ci mancava solo questo, nella crisi che affligge il pianeta da un anno: un’epidemia di panico legata al vaccino della AstraZeneca contro il covid-19. Dichiarato in un primo tempo, a torto, inefficace sulle persone di più di 65 anni, poi additato pubblicamente per i suoi ritardi di produzione, eccolo accusato di provocare trombosi potenzialmente mortali. È bastato un caso sospetto, l’8 marzo in Austria, per scatenare una psicosi collettiva. Nei giorni seguenti molti paesi hanno sospeso il suo utilizzo ai primi casi di febbre anomala. La Francia inizialmente ha resistito: il primo ministro Jean Castex ha invitato i francesi a “fidarsi di questo vaccino”. Salvo poi fare marcia indietro il giorno dopo, quando la Germania ha dichiarato che avrebbe a sua volta sospeso l’uso del farmaco per permettere alle autorità sanitarie di fare un’ultima verifica sulle possibili controindicazioni. Reazione emotiva irrazionale? Principio di precauzione spinto all’estremo? Per ora non è stata confermata alcuna relazione tra questo vaccino e i casi di trombosi. Rien, nada, niente, nothing, nichts. L’Agenzia europea del farmaco continua a sostenere che i vantaggi del vaccino superano nettamente i rischi.

Indipendentemente da quali saranno le conclusioni delle autorità sanitarie, questa vicenda rischia di avere conseguenze devastanti. Innanzitutto perché ridarà forza agli avversari dei vaccini, di cui non sentivamo più parlare tanto è grande la voglia di uscire da questa crisi sanitaria. Poi perché dà un duro colpo alla strategia vaccinale europea, che non ne aveva bisogno, e conforta i britannici nel loro desiderio di autonomia, il che è il colmo (milioni di inglesi hanno ricevuto il vaccino dell’AstraZeneca senza gravi conseguenze, e il premier Boris Johnson non ha alcuna intenzione di fermarsi). Infine, nel momento in cui il virus riprende forza, spingendo molti paesi a tornare all’isolamento, ogni ritardo della campagna di vaccinazioni si rivelerà letale. ◆ ff

Da sapere
Trombosi e altri disturbi

◆Un trombo è un grumo di sangue addensato che può ostruire la circolazione. I trombi possono essere provocati da diverse malattie, tra cui il cancro e alcuni disturbi genetici, e dall’immobilità prolungata. Altri fattori di rischio sono il fumo, il consumo di alcol e alcuni farmaci. La trombosi è la terza malattia cardiovascolare più comune. I trombi che si formano nelle gambe, per esempio, a volte possono staccarsi dal vaso sanguigno e arrivare ai polmoni o più raramente al cervello, con conseguenze che possono essere mortali.

◆ Alcuni paesi hanno segnalato anche casi di emorragie (che come le trombosi sono un disturbo della coagulazione) e una riduzione dei livelli delle piastrine in piccoli gruppi di soggetti che avevano ricevuto i vaccini Moderna, AstraZeneca o Pfizer-Biontech. Le piastrine sono fondamentali nei processi che permettono di arrestare il sanguinamento in caso di lesione. Già altri vaccini, come quello trivalente contro il morbillo, gli orecchioni e la rosolia, sono stati collegati a un abbassamento temporaneo dei livelli di piastrine.

◆ Il vaccino della AstraZeneca è stato approvato in più di settanta paesi, ma non negli Stati Uniti. La casa farmaceutica non ha ancora chiesto l’autorizzazione della Food and drug administration, perché sta aspettando i risultati di un test condotto negli Stati Uniti, che dovrebbero essere pubblicati a breve. Nel frattempo le autorità statunitensi hanno già approvato altri tre vaccini contro il covid-19, e hanno acquistato un numero di dosi che potrebbe rivelarsi sufficiente.

◆ Il 13 marzo l’AstraZeneca ha annunciato un nuovo ritardo nella consegna dei vaccini ordinati dall’Unione europea, citando problemi dovuti ai limiti imposti sulle esportazioni. Nel secondo trimestre del 2021 l’azienda prevede di consegnare 70 milioni di dosi invece dei 180 previsti. Il 16 marzo la Commissione europea ha raggiunto un accordo con la Pfizer e la Biontech per anticipare la consegna di dieci milioni di dosi.


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Questo articolo è uscito sul numero 1401 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati