Majella O’Neill è sovrappeso, solitaria, misantropa e disprezza qualunque cosa tranne lo sceneggiato tv Dallas. Vive con la madre nella casa di famiglia in una piccola cittadina dell’Irlanda del Nord. Il padre è assente, non ha fratelli o sorelle, e il rapporto con la madre è teso. Ciononostante tutto questo Majella non ha interesse a lasciare la sua città natale, Aghybogey. È una donna sulla trentina che si aggrappa alla routine: lavora sei sere a settimana in una friggitoria, indossa sempre gli stessi vestiti e mangia ogni sera lo stesso pasto da asporto prima di rinchiudersi a guardare le repliche del suo amatoDallas. Il libro d’esordio di Michelle Gallen è un affascinante romanzo antipicaresco, con protagonista una giovane donna che ha paura di andare ovunque. Presto si scopre che il motivo è legato al contesto più ampio dei troubles (il conflitto intestino nordirlandese). La prosa di Gallen non ha particolari ambizioni letterarie, ma il tema dell’impossibilità di sfuggire a un ambiente asfittico rende comunque la storia avvincente. Il suo è un esordio sicuro, con una protagonista indimenticabile: Majella, una donna che desidera solo condurre una vita senza turbamenti, troubles appunto.
Sarah Gilmartin, The Irish Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1638 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati