Mio padre ha una nuova compagna e vuole che la tratti “come parte della famiglia”. Ma io non riesco a superare il risentimento verso di lui per come ha trattato mia madre. Devo fingere per farlo felice?–Eva
Senza conoscere i dettagli, posso comunque dirti che le separazioni dopo tanti anni insieme sono complicate e spesso molto dolorose, perché si tratta di sbrogliare un groviglio di emozioni, abitudini, ricordi: in pratica, demolire un’intera vita costruita insieme. A volte poi da quelle macerie si riesce a costruire un nuovo rapporto, ma altre volte la sofferenza non lascia spazio a nient’altro. Te lo dico perché da figlia, anche se ti senti parte in causa, in realtà sei esterna al rapporto tra i tuoi genitori e non è detto che tu abbia una visione completa di quello che è successo tra loro. In ogni modo, credo che il tuo nodo principale ora non sia la nuova compagna di tuo padre, ma il risentimento che hai nei confronti di lui. Prima di poter vivere bene un nuovo equilibrio familiare potrebbe essere utile fare una chiacchierata a cuore aperto con lui e spiegargli perché pensi che abbia trattato male tua madre e come questo ti fa sentire. Puoi anche dirgli che, per quieto vivere, saresti disposta ad avere rapporti cordiali con la sua compagna. Ma che se vuole che il tuo rapporto con lui sia autentico, a prescindere da chi ha accanto, c’è bisogno che capisca quello che ha fatto e che se ne prenda la responsabilità. Perché prima di aggiungere nuovi membri, sarebbe il caso di riparare la famiglia che c’è già.
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Questo articolo è uscito sul numero 1638 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati
 
			 
                         
                     
                     
                    





 
	                 
	                 
	                 
            