Brittney Denise Parks, nota come Sudan Archives, non si è mai tirata indietro quando è arrivato il momento di sperimentare. Già nell’album rivelazione del 2022, Natural brown prom queen, proponeva un suono in grado di essere sia intimo sia futuristico. Dead, il pezzo di apertura di The bpm, comincia con un violino su un tappeto di trame elettroniche e prosegue in una direzione che rende giustizia al titolo che ha scelto per questo terzo lavoro. Le percussioni sono centrali, mentre Sudan Archives infila nel ritmo da club temi come il corpo e l’identità. La musicista statunitense intraprende un viaggio attraversando dance, trap, hyperpop, house e techno; quello che colpisce è la sua capacità di mantenere profondità in mezzo ai costanti cambi di genere. Il suo violino serpeggia ovunque, ma è usato soprattutto come rifinitura. The bpm è un disco illuminato, fatto di battiti pulsanti e di uno stile coraggioso. Sudan Archives è inarrestabile.
Emre Gurdal, Northern Transmissions

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati