Il 14 ottobre il primo ministro Sébastien Lecornu, riconfermato nel suo incarico due giorni prima dal presidente Emmanuel Macron, ha presentato il suo discorso di politica generale davanti all’assemblea nazionale. “La crisi del sistema non ci sarà”, ha esordito Lecornu, annunciando la sospensione della riforma delle pensioni “fino alle elezioni presidenziali” del 2027. “La riforma riguarderà sia il calcolo dell’età pensionabile sia il periodo di contribuzione richiesto, rispondendo così a una richiesta dei socialisti per evitare la sfiducia”, spiega Le Monde. Nel suo secondo tentativo di formare il governo il primo ministro ha presentato un esecutivo composto da politici e tecnici, cercando così di far uscire la Francia da un periodo d’instabilità politica senza precedenti. Lecornu, che si era dimesso il 6 ottobre, ha annunciato che il suo compito è di “dare alla Francia una legge di bilancio entro la fine dell’anno”. Il nuovo ministro dell’economia Roland Lescure deve presentare una finanziaria per il 2026, in un momento in cui il debito pubblico del paese ha superato il 115 per cento del pil. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1636 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati